Non mi dite che sono ripetitiva, eh? (so che lo sono) ma torno sulla faccenda delle quote rosa, perché leggendo questo post di Alessandro Gilioli ho avuto un'illuminazione e ho capito che tutto questo casino è in realtà l'ennesima arma di distrazione di massa. Davvero vi sembra credibile che i parlamentari italiani si stiano scannando da giorni su una questione di principio? Che per di più riguarda la rappresentanza femminile e la parità di genere? Ed è plausibile che i media italiani diano a un tale argomento una copertura 24/24?
Seriamente: è ovvio che ai nostri delle quote rosa, in realtà, non gliene potrebbe importare di meno e che non è nemmeno una questione di poltrone dato che quelle sono abituati a dividersele (e se se le litigano non è certamente perché uno è maschietto e l'altra è femminuccia). La verità è che tutto questo clamore ha fatto passare in secondissimo piano il fatto che la nuova legge elettorale, a prescindere dalle quote rosa, fa veramente schifo.
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