mercoledì 29 luglio 2015

Mi dicono che il mirtillo fa benissimo

Vita vera, ossia telefonata testé giunta alla mia augusta dimora.
Perché i sistemi automatici di chiamata sono una bella cosa, ma a volte ti lasciano un po' in braghe di tela.

- Pronto? [questa sono io che rispondo]
- [silenzio]
- Pronto!? [questa sono sempre io]
- Ma quindi per la cistite tu come fai?
- [se aveste potuto vedermi, la mia espressione era questa O_o ] ...Ma chi parla?
- [con voce improvvisamente professionale] Buonasera signora, posso parlare con chi si occupa della telefonia domestica?

lunedì 27 luglio 2015

E di sicuro ho saltato qualcosa

Riepilogo pre-vacanze estive degli ultimi accadimenti.
Ne consegue che andrò in vacanza indignatissima, e sapendo che a giorni dovrò indignarmi ancora di più perché si sa che le porcate maggiori le fanno passare a ferragosto o in concomitanza con qualche partita della Nazionale.

Focalizziamoci dunque su poche ma buone nefandezze.

La vicenda dell'intercettazione Crocetta
Su questa, in effetti, c'è un a mio giudizio ottimo sunto di Valigia Blu e quindi invece di farla lunga vi invito a leggerlo. Di mio aggiungo che a) tono e contesto di un dialogo sono importantissimi per interpretarlo, mentre mi pare che gli articoli dell'Espresso non forniscano né l'uno né l'altro e b) indipendentemente da questa vicenda, e per dirla brutalmente, avere un parente morto ammazzato non ti qualifica ipso facto per questa o quella poltrona mentre ti pone a serio rischio di essere sfruttato come bandiera di onestà quando poi dietro le tue spalle se ne combina di ogni.

Le varie vicende dell'amministrazione di Roma
Anche su Marino si è scatenato un polverone che mi pare esuli dalle sue reali competenze. Peraltro se fosse o meno idoneo a fare il sindaco (e di Roma, nientemeno) è un problema che forse conveniva porsi prima di candidarlo alle elezioni comunali. La mia impressione è che con tutte queste dimissioni di assessori, articoli sul degrado della città e compagnia bella vogliano costringerlo ad andarsene. Pure della morte di un povero bimbo nella metro l'hanno accusato.

La vicenda della Chiesa che dovrebbe pagare l'ICI ma non la pagherà
Uno sconcio. Se finanche la Cassazione ha sentenziato che le scuole cattoliche devono pagare l'ICI, come peraltro la pagano le altre scuole private, il solo fatto che un cardinale osi protestare in nome della "libertà" è vergognoso. Ancora più vergognoso è che il governo, che avrebbe magari altre materie più pressanti di cui occuparsi, invece di zittire il cardinale si affretti a rassicurare che in barba alla sentenza la Chiesa non dovrà pagare l'ICI. Il tutto a pochi giorni da una riforma della scuola pubblica che la lascia ancor più in braghe di tela.
Va da sé che le scuole cattoliche godono di cospicui finanziamenti statali, alla faccia della Costituzione che dice esplicitamente che le scuole private possono essere organizzate ma "senza oneri per lo Stato".

La vicenda dei tagli alla Sanità
Visto che abbiamo talmente tanti soldi da poterci permettere di condonare l'ICI alle scuole cattoliche, perché privarci di un bel taglio di 10 miliardi di euro alla Sanità pubblica, la quale notoriamente naviga nell'oro? Sarà sufficiente punire i medici che si azzardano a prescrivere costosi accertamenti "superflui" (Chi decide se un accertamento è superfluo? Stabiliamo una quota annua e chi arriva a quota raggiunta si rassegni a crepare?).
Di tagliare invece, poniamo, le spese militari e/o gli stipendi dei parlamentari e/o i vitalizi milionari, non se ne parla proprio.

mercoledì 22 luglio 2015

Mi sfugge la logica del discorso

Mi giunge risposta (e ciò è bene) a un reclamo inoltrato circa un mese fa (e ciò è male).
L'importante però qui non è tanto l'oggetto del contendere, quanto lo svolgimento della lettera di risposta, cinque paragrafi in tutto di cui vado a elencare il contenuto:
1) mi ringraziano della segnalazione e mi informano di aver revisionato di conseguenza le loro procedure interne, così da migliorarle;
2) si scusano per il disagio e mi informano di aver analizzato la mia segnalazione, trovandola corretta (questo andava magari detto prima, NdA);
3) mi informano (di nuovo, NdA) di aver revisionato di conseguenza le loro procedure interne, così da migliorarle;
4) mi chiedono di continuare a segnalare eventuali ulteriori disagi (non chiedo di meglio, NdA);
5) si scusano (di nuovo, NdA) per il disagio e porgono cordiali saluti.

I casi sono due: o per comporre queste risposte usano un generatore automatico di paragrafi random, o all'Ufficio reclami (ossia un Ufficio che si relaziona direttamente col pubblico, e in cui sarebbero quindi utili un minimo di competenze in fatto di comunicazione) non hanno la più pallida idea di come si strutturi un discorso logico.

lunedì 13 luglio 2015

"La crisi è passata" andatelo a raccontare a qualcun altro

L'altro giorno, per la solita spesa settimanale, siamo andati al nostro solito supermercato: un supermercato tipo discount, totalmente ristrutturato e rinnovato meno di un anno fa, e con un ottimo banco salumeria.
Che abbiamo trovato mezzo vuoti, con il banconista a braccia conserte, tanto che l'amore mio gli ha detto scherzando: "Già in ferie"? Col banconista scambiamo spesso battute, stavolta però ci ha risposto "Eh sì" e non ha aggiunto altro.
A quel punto, abbiamo notato che molti altri scaffali erano semivuoti. Brutto segno.
Poche parole mormorate colte qua e là hanno peggiorato il presentimento, finché arrivati alla cassa ho chiesto direttamente all'addetto: "Ma non avete fatto rifornimenti perché ormai siamo in estate, o..." "No, chiudiamo" mi ha risposto. Faceva l'incazzato, ma si vedeva che era scosso. "Chiudiamo, e l'abbiamo saputo ieri sera via mail".
Io e l'amore mio ci siamo fatti un paio di conti: considerando i turni, il supermercato ha (aveva?) almeno una decina di dipendenti.

mercoledì 1 luglio 2015

La "bufala" è servita

No, non parliamo di appetitose e variamente taroccate mozzarelle, bensì delle notizie false che si diffondono in modo virale sul web, con un meccanismo perverso che ho avuto modo di toccare, per così dire, con mano.