martedì 30 giugno 2009

Se il paragone calza

La mia vita procede secondo routine, mentre nel mondo succede di tutto (stavo per scrivere che la mia vita procede "sui consueti binari", ma mi sa che oggi non è il caso).


Ho la sgradevole tentazione di trovarmi nell'occhio del ciclone...

giovedì 25 giugno 2009

Etica quotidiana

Di norma sono contenta quando i controllori sul bus pescano qualche abusivo. Non è sadismo, ma la soddisfazione - spero legittima - di chi fa l'abbonamento, quindi il suo biglietto lo paga ogni giorno, e non sopporta i "furbi".

Ed è stato così anche stamattina, all'inizio, quando il controllore ha fulmineamente fermato una passeggera che cercava di timbrare solo dopo averlo visto salire a bordo.
Poi mi sono resa conto che la signora era straniera, forse dell'Est europeo. Anche il controllore l'ha capito e ha cominciato a dirle (peraltro abbastanza gentilmente) "Devi darmi un documento, o chiamo la polizia... Andiamo in questura e ti becchi una denuncia".
Lei allora ha cominciato a pregare: "No per favore... per favore...". Forse faceva un po' di scena (come fanno anche gli abusivi "nostrani"), forse aveva davvero paura della denuncia perchè clandestina. E forse faceva scena anche il controllore quando ha telefonato - secondo me per finta - alle forze dell'ordine.

Insomma, alla fine la signora ha pagato la multa cash: 50 euro + 80 cent, il prezzo del biglietto. Giusto: il biglietto va fatto, lo devono fare tutti, i ragazzini che vanno a scuola, i lavoratori, le badanti clandestine. Però mi è rimasto addosso il disagio di quella minaccia che sapeva un po' di ricatto... e di una multa onerosa per una persona che non guadagna molto e probabilmente quel poco lo manda alla famiglia.
Chissà qual è un comportamento etico, in casi come questo.

mercoledì 24 giugno 2009

Lettera di un prete al cardinale Bagnasco

Ritrovo su Repubblica una lettera durissima indirizzata qualche giorno fa da don Paolo Farinella, sacerdote genovese, al cardinale Angelo Bagnasco, suo vescovo nonché presidente della CEI.
La lettera, splendida, è molto lunga ma tagliarla o mettere solo un link è riduttivo. La posto quindi tutta, invitando chi passasse di qui a leggerla a sua volta e possibilmente a farla circolare.

Egregio sig. Cardinale,

viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E' il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.

Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di "frequentare minorenni", dichiara che deve essere trattato "come un malato", lo descrive come il "drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio". Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell'omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull'inazione del suo governo. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la "verità" che è la nuda "realtà". Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell'Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi "principi non negoziabili" e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono "per tutti", cioè per nessuno.

Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all'integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi.

Non date forse un'assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi "parlate per tutti"? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l'immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E' forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l'attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l'8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell'inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra a stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull'odio dell'avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con "modelli televisivi" ignobili, rissosi e immorali.

Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa?

Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita "dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale"? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall'eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l'etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant'Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché "anche l'imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa". Voi onorate un vitello d'oro.

Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da "mammona iniquitatis", si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d'oro? Quando il vostro silenzio non regge l'evidenza dell'ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: "troncare, sopire ... sopire, troncare".

Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? "Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo ... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire" (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una "bagatella" per il cui perdono bastano "cinque Pater, Ave e Gloria"? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: "Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix" (La Stampa, 8-5-2009).

Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l'integerrimo sant'Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell'imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: "Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro" (Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 5).

Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei "per interessi superiori", lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.

Lei ha parlato di "emergenza educativa" che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei "modelli negativi della tv". Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l'arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del "velinismo" o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull'altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l'Italia.

Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all'Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: "Non licet"? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro "tacere" porta fortuna.

In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.

Genova 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete

In poche parole

Berlusconi afferma di non aver mai pagato una donna.
Faceva mettere sul conto.

lunedì 22 giugno 2009

Marco on air / 53

passaparola

Karma del lunedì

Il tempo sta di nuovo peggiorando. Ma se non altro non ci sentiamo beffati dal sole splendente, dopo un fine settimana all'insegna del nubifragio (e io che avevo appena lavato le finestre... Sob).

A parte questo, la giornata sembra tranquilla. Sembra: magari nuvoloni neri anche metaforici si stanno addensando sulla nostra capoccella ignara, e tra poco si sentirà il cupo brontolio del tuono che preannuncia il temporale.
Vada come vada, intanto io ho deciso di prendere il toro per le corna; ho inviato qualche mail che attende una risposta di sicuro gravida di conseguenze. E dopo settimane di rinvii e tentennamenti ho prenotato la visita dal dentista.

Tanto coraggio è stato immediatamente ricompensato: ho chiamato il supermarket, e la busta della spesa pagata e dimenticata sabato alla cassa per fortuna è ancora lì che mi aspetta. E per soverchia fortuna, non conteneva generi deperibili.

venerdì 19 giugno 2009

E anche oggi niente infarto

Eeeeeh sì, sono sensazioni da provare... Leggi in istant messaging che tua sorella è "a Bilbao questo weekend", pensi "oh sono proprio contenta, riesce a fare un weekend fuori... la mia sorellina :)";  poi apri il quotidiano on line e trovi fresco fresco il flash d'agenzia "Autobomba a Bilbao, si temono vittime".

A quel punto, cercando (invano) di restare calma, telefoni alla succitata sorella e il cellulare squilla... squilla... squilla... squilla... squilla... squilla... squilla... 

Poi per fortuna lei ti contatta sull'istant messaging di cui sopra (e tu realizzi che, se l'avevi vista in linea e non essendo lei munita di smartphone, non può essere a Bilbao!).

Se ce ne fosse bisogno...

 

...ecco un altro buon motivo per NON votare Simeone!

giovedì 18 giugno 2009

Utensili

Alcune note a margine, foss'anche solo per un po' di sano campanilismo, su questa faccenda del D'Addario-gate.

In primis resto basita dal tempismo di D'Alema (OK, è ufficiale: lo detesto) che con quella simpatica uscita sulle "scosse" ha squalificato l'intera inchiesta della magistratura dando al PDL il pretesto ottimale per riprendere il coro della "giustizia a orologeria". 

Ovviamente la Repubblica si schiera compatta al fianco del Lider Maximo, arrivando addirittura a denunciare i TG che omettono la notizia scomoda; lo fanno sempre, da anni, ma la Repubblica se ne accorge solo ora. Coincidenze.

Dopo di che, lo squallore delle dichiarazioni di Ghedini sull'utilizzatore finale è tragico ma sintomatico di un entourage che considera le donne come oggetti da comprare e scambiare. D'altro canto, se frequentano solo personaggi che per 2.000 euro e 7 voti alle comunali sono disposti a passare la notte con Berlusconi (ribrezzo) è anche logico che la loro idea delle donne sia quella.

Infine una certezza: finirà tutto come al solito, con il mondo che si indigna al nostro posto e ride di noi mentre gli italici ominicchi sogghignano tra l'ammirato e l'invidioso davanti a un premier circondato di femmine (che debba pagare per essere circondato è un dettaglio inessenziale).

Istinto materno

In coda alla cassa del supermarket. Direte: ma sempre in coda al supermarket stai? Certo che no, ma non vorrei mettervi in imbarazzo con le mie mirabolanti avventure tra spie internazionali e ricerche della Pietra Verde, lasciandovi mesti e invidiosi a riflettere sulla banalità delle vostre inutili vite. Quindi torniamo alla cassa del supermarket.

Davanti a me, una signora con pargoli al seguito. Il bambino (6-7 anni direi) fa i capricci, vuole le caramelle e frigna. La mamma gli dice di no, e lui frigna ancora più forte. La cassiera, per farlo smettere, gli regala una pallina. Il frignante smette di frignare e comincia a saltellare in giro con mille gridolini forse ancora più irritanti dei capricci di prima.
Intanto la sorella (circa 10 anni) porge alla cassiera la tessera punti. La cassiera, perplessa, guarda me che sono subito dietro, e mi fa: "Ah, ma non è tua figlia?"

Ecco, considerando che la madre era ancora nei paraggi, diciamo che potevo uscirmene con qualcosa di un po' più discreto e diplomatico di un inorridito "Noooooooooo!"

martedì 16 giugno 2009

Pirla

Il mio blog mi piace così com'è: piccolo, quasi autoreferenziale, per pochi intimi.
In alcuni casi, però, vorrei che quanto scrivo avesse un'eco maggiore. Oggi, per esempio, devo rispondere a Wittgenstein, il blog di Luca Sofri, che è molto seguito. E poichè i commenti vi sono inibiti (complimenti per la democrazia...) scrivo qui. Meglio che niente, dato che urge una risposta.

Dunque, Luca Sofri scrive questo post in replica a Marco Travaglio che ha osato criticare Daria Bignardi in Sofri. Guai a chi gli tocca "un amore a me più importante", scrive Sofri con sprezzo dell'italiano. L'amore suo. Che pena. E lui insorge a difesa. Poi dicono che la cavalleria è morta.

Ma cosa ha detto Travaglio nello specifico? Travaglio si è ricordato dell'intervista a Vauro e Borromeo, fatta dalla Bignardi a L'era glaciale e censurata dal direttore di rete in quota Lega, Marano. La Bignardi, secondo Travaglio, aveva promesso di trasmettere l'intervista integrale nell'ultima puntata della trasmissione. Promessa disattesa. Sofri afferma che nessuna promessa del genere era stata fatta, che la censura era stata apportata da Marano e non da Bignardi, e che dunque Travaglio mente, vigliaccamente, sapendo di mentire.

In attesa della replica di Travaglio, che mi auguro arrivi e in fretta (sarà di sicuro godibile), nel mio piccolo noto che Sofri, vigliaccamente, non parla di censura. E vi linko questo articolo del Corriere.it (non la Pravda), in cui compare il seguente virgolettato attribuito all'amore suo (il sottolineato invece è mio).
Appena la par condicio sarà finita - promette la Bignardi - l'intervista a Vauro e a Beatrice Borromeo potrà essere trasmessa integralmente, così ognuno potrà farsi la sua idea, sempre che ancora interessi. Quando la vedrete, tenete conto del fatto che mancando il contraddittorio, Berlusconi ho dovuto difenderlo io. Figuratevi come mi è venuto bene.
Me lo figuro sì. Personalmente ho sempre pensato che la Bignardi sia un'ipocrita brava a fingersi equanime, ma pronta a accosciarsi davanti al potente di turno.
Dio li fa e poi li accoppia, del resto.

Update: puntualissima per sfortuna di Sofri, ecco la replica di Travaglio. Enjoy.

venerdì 12 giugno 2009

Venerdì pomeriggio

La giornata è cominciata con la signora del piano di sopra che mi ha mancato per un soffio, annaffiando le sue piante mentre uscivo di casa.
Poi è proseguita con un insettaccio orripilante che si è posato proprio accanto a me nell'autobus.
Ed è andata avanti in maniera totalmente inconcludente in ufficio, tra una riunione e l'altra.
Ora sono accasciata sul divano, faccio zapping tra Scrubs (puntata già vista) e Thirteen days (film già visto) e il pensiero di fare le pulizie non mi sfiora nemmeno.

mercoledì 10 giugno 2009

Mrs. Bradipo

In coda alla cassa del supermercato. Davanti a me, una signora sulla sessantina, fresca di parrucchiere. Avete presente un cocco, marrone fuori e bianco dentro? Bene, la signora è l'esatto opposto: vestito bianco (con gonna sopra il ginocchio) e pelle marrone. Direte: beh, sei prevenuta verso le signore iperlampadate e con abbigliamento giovanile? Forse sì. Per cui mi taccio e resto pazientemente in fila. Però, quando la signora svuota il carrello strapieno alla cassa e se ne va a recuperare i gelati, perché se li avesse presi prima si sarebbero sciolti (e intanto noialtri siamo in coda già da 10 minuti), ecco, allora un po' mi incazzo. E quando la cassiera smette di fare il conto perché non ha più spazio (la signora imbusta la spesa con la velocità di un bradipo) e la signora le chiede seccata perché ha smesso di fare il conto, mi incazzo un po' di più. E quando la cassiera, per sveltire la procedura, comincia a imbustare pure lei, e la signora la rimprovera perché non dispone in ordine gli oggetti, allora mi incazzo ancora di più. E protesto.

Ma la signora afferma che deve fare con calma, e non si può certo ammazzare.
Beh, se proprio non si può, pazienza.

No, il dibattito no!

Oggi parlavo con una collega vendoliana, soddisfattissima per il risultato "miracoloso" (a Bari Vendola ha preso il 10%, a livello nazionale il 3,3%). Io eccepivo che in questo modo ha tolto voti al PD (il sindaco uscente del centrosinistra, Emiliano, ha preso il 49% e quindi con i voti di Vendola avrebbe vinto al primo turno con tutto quel che ne consegue).
La risposta è stata: "Ma allora tu non hai seguito il dibattito!"

In pratica il concetto è che, forte di questi voti, Vendola potrà ricandidarsi alla presidenza della Regione il prossimo anno e nessuno potrà farlo fuori. Io però mi domando: dopo 15 anni di dibattito, cosa abbiamo concluso? La destra ha in pratica un solo partito che raccoglie tutti i suoi voti, noi ci disperdiamo in mille rivoli, ognuno con il suo galletto da pollaio e nella speranza di un presidente di Regione domani, io perdo il sindaco oggi. Vi pare una buona strategia questa?

Update: altrove mi fanno notare che Sinistra e libertà appoggiava Emiliano. Chiedo venia dell'errore: mi sono confusa con altri partiti e partitini (ahimé, anche la Lista a 5 stelle di Grillo che ha preso lo 0,4%). Preciso inoltre che ho votato IDV e che il PD mi sembra totalmente inconcludente.
Resto comunque dell'idea che dividersi in mille piccoli raggruppamenti separati da "distinguo" bizantini e lontani dai problemi reali dell'Italia non fa che portare acqua al mulino di Villa Certosa (non si sarà fatto mancare il mulino, ce l'aveva persino Maria Antonietta al Petite Trianon...)

martedì 9 giugno 2009

In tempo reale

Non so se sperare o meno che questo post abbia al più presto bisogno di un update.

Il fatto è che qui a Bari ancora non abbiamo il sindaco: lo spoglio delle schede è inchiodato da questa mattina a 328 sezioni scrutinate su 345. Il sindaco uscente, Michele Emiliano, è accreditato dal Viminale al 49,8%. E personalmente io adesso andrei dal candidato sindaco della lista "a cinque stelle" di Beppe Grillo (che NON si è apparentata al centrosinistra e ha preso lo 0,6%) e lo piglierei a schiaffi.

lunedì 8 giugno 2009

Marco on air / 51

passaparola

Buongiorno!

IL PdL cala (soprattutto in Sicilia e Sardegna) e al Nord è schiacciato dalla Lega; il PD è al tracollo (forse); l'UDC non sfonda; IDV vola: qui al Sud è al 10%.

Buongiorno e ben svegliati!

venerdì 5 giugno 2009

Viva Zapatero

Tanto per dare una lezioncina sulla libertà di stampa ai sedicenti giornalisti italiani, El Paìs pubblica le foto degli "incontri di Stato" a Villa Certosa.

In Italia la pubblicazione di queste foto è stata vietata. El Paìs le pubblica con articolo a corredo, in versione spagnola, inglese e italiana.

giovedì 4 giugno 2009

Vademecum anti brogli

Lo trovo nei commenti a Voglio scendere e lo copio pari pari!

1) Per chi non vuole andare a votare: andateci (potete sempre votare scheda "bianca", cfr. punto 3) altrimenti si rischia che mettano nell'urna schede taroccate mettendovi nella lista dei votanti.

2) Andare a votare la Domenica, non Sabato. Così si evita che di notte qualcuno possa fare giochi di prestigio.

3) Per chi non vuole esprimere nessuna scelta: NON consegnare assolutamente la scheda in bianco. Scarabocchiatela tutta, non deve essere possibile nessuna aggiunta.

4) Per le comunali indicate sia lista che candidato sindaco. Questo per evitare che qualcuno aggiunga la lista o il candidato sfruttando la possibilità del voto disgiunto.

mercoledì 3 giugno 2009

Giusto due righe

E proprio quando meditavo di andarmene a dormire, un altro giorno senza post in questo blog, giunge la notizia che Berlusconi è indagato per la faccenda dei voli di Stato. Quelli in cui si imbarcavano apicelli e signorine non meglio identificate.
Atto dovuto, dicono, a seguito della denuncia del Codacons. Già mi immagino le reazioni dei lacchè: giustizia a orologeria, toghe rosse, complotto internazionale comunista etc.

Intanto Franceschini afferma che il PD non ha mai chiesto le dimissioni del premier. Ecco, appunto. Non per niente io voterò IDV.