giovedì 28 febbraio 2013

Divide et impera

A me, la strategia di PD e PDL pare ovvia: stanno tentando di spaccare il fronte dei grillini, che già si stanno dividendo fra "duri e puri" (non si concede la fiducia a nessuno) e "responsabili" (bisogna permettere la nascita del Governo).

Ammetto che, a prima vista, concedere la fiducia sembra quasi una scelta obbligata. Invece è un trappolone, il cui segnale più evidente sono le ultime dichiarazioni di D'Alema. Ora, non c'è bisogno di essere fini politologi, basta solo un minimo di memoria storica per realizzare che quando D'Alema propone una cosa 1) c'è sotto la fregatura e 2) la fregatura è doppia, perché D'Alema è convinto di avere un piano infallibile per fregarti, invece poi rimane fregato pure lui. Di solito, da Berlusconi.

La faccenda è semplice: se i grillini accettano di allearsi con il PD, o addirittura di passare da un gruppo all'altro, in primo luogo tradiscono il mandato degli elettori che hanno votato M5S, e non PD; in secondo luogo si dimostrano inaffidabili, perché per tutta la campagna elettorale hanno detto peste e corna dei partiti "tradizionali", e ora ci fanno il Governo insieme; in terzo luogo, si troveranno bloccati nella loro azione perché il PD (e il PDL in caso di "governissimo") mai e poi mai permetterà loro anche solo di discutere delle proposte contenute nel programma M5S; in ultimo, dovranno condividere con PD e PDL la responsabilità di un Governo fallimentare e ulteriormente distruttivo per l'Italia, con il danno collaterale che alle prossime elezioni non saranno più credibili.

Secondo me ha ragione Grillo: la cosa migliore è che il M5S si mantenga indipendente, lasciando la responsabilità di governo a PD e PDL. Sarà un governo brevissimo, al termine del quale il M5S farà il pienone di voti. Poi toccherà vedere se i grillini si riveleranno i nuovi fascisti, come molti paventano; ma è un rischio calcolato che dobbiamo correre, perché siamo già alla canna del gas. Se non altro, dopo il nuovo Ventennio (e relativa guerra) potremo avviare la ricostruzione.

Quindi, secondo me, dobbiamo sperare che i neoeletti grillini siano abbastanza scafati da fiutare la trappola, e abbastanza intelligenti da schivare le avances; peraltro, che il PDL sia già in piena modalità "campagna acquisti" è poco ma sicuro.

lunedì 25 febbraio 2013

Si prospetta una lunga nottata

La prova che i nostri esimi politici non abbiano ancora capito niente, o che fingano di non capire, è che si ostinano a parlare di "rifiuto della politica" o di "antipolitica". Io vorrei tanto che qualcuno gli dicesse che non si tratta affatto di rifiuto della politica, ma di rifiuto di questi politici e di questi partiti.

Felice notte, venerabile Jorge

- Ecco amore, finalmente ho messo in ordine tutti i libri negli scaffali!
- Ah, e fammi vedere?
- Dunque, ho messo qui i libri di storia e qua quelli di archeologia... qui gialli e thriller... lì i libri di attualità e politica, sotto i romanzi... qua la letteratura italiana, e là quella straniera, e in quell'angolo in particolare ho piazzato i feuilleton.
- ...
- Che ne dici?
- ...I feuilleche?

mercoledì 20 febbraio 2013

Sapere è potere, volere è potere

Che lo si voglia o no, i social network hanno cambiato le regole e le strategie di comunicazione, e prima giornalisti e politici lo capiranno, meglio sarà per tutti. Oggi, ad esempio, Monti se ne è uscito dicendo che la Merkel non vuole Bersani al governo. Qualcuno (non un esponente dei media, a quanto ho capito, ma un privato cittadino) ha pensato di interpellare in merito, via Twitter, direttamente il portavoce della Merkel che ha seccamente smentito.

Ora i cittadini, se vogliono, possono verificare in prima persona chi mente, e perché. Se vogliono, naturalmente.

giovedì 14 febbraio 2013

Forzatori del blocco

Aggiorno la situazione. Tumblr è di nuovo fungibile al 100%, almeno per il momento: quindi parrebbe che il blocco sul server, dovuto a presunta detenzione di immagini pedopornografiche e ancora attivo questa mattina presto, sia stato rimosso.

Per quanto non è dato saperlo, dato che se ben capisco il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete (che ha avviato la procedura) non dispone di proprio sito web (e già questo è emblematico), e men che meno di recapiti di contatto (idem), ma solo di questa poco utile paginetta dove si legge fra l'altro:
Per ciò che concerne i siti pedopornografici, la legge istitutiva individua nel Centro il punto di raccordo per la trattazione delle segnalazioni, provenienti sia da altre Forze di Polizia anche straniere, sia da cittadini, da Associazioni di volontariato e da Provider.
Da tutta questa attività il Centro provvede a ricavare l'elenco dei siti pedopornografici della Rete, la c.d. "black list", che viene fornito agli "Internet Service Provider" perché ne venga inibita la navigazione, attraverso sistemi tecnici di filtraggio.
Se navigando ci si imbatte, anche involontariamente, in uno di questi siti interdetti appare un'apposita "stop page" , pagina di blocco, contenente l'avviso di interdizione.
Insomma, qualcuno (non è dato sapere chi) ha segnalato qualcosa (non è dato sapere cosa) su un server, e la Polizia ha provveduto a bloccare l'intero server. Così, tanto per andare sul sicuro. Che poi sicuro non è per niente, dato che immediatamente si sono diffuse le istruzioni per cambiare DNS o mascherare l'indirizzo IP (in modo da "non sembrare italiani") e riuscire così ad accedere ai contenuti bloccati.

Ora il blocco è sparito così come era apparso, cioè senza un perché. Ma io, da utente di siti "tranquillissimi", questo perché vorrei saperlo. Se il "sequestro" (o quel che è) non aveva fondamento, e così pare visto che è durato circa 24 ore, su che basi è stato disposto? Sul principio del "prevenire è meglio che curare"? E se invece aveva - purtroppo - fondamento, come mai è durato così poco? Forse tutte le immagini incriminate sono state già rintracciate e rimosse? Possibile, in sole 24 ore?

E che diamine di segnalazione è stata fatta, per bloccare un intero server di una piattaforma internazionale?

mercoledì 13 febbraio 2013

Non è un paese per vecchi

Seguitemi con un po' di pazienza, perché questo post parte con un aneddoto se vogliamo irrilevante, ma ne trae una lezione significativa (almeno, questa è l'intenzione).

Ordunque, per seguire più dappresso le vicende del suo telefilm preferito, la sottoscritta si è iscritta a Tumblr.  Se conoscete Tumblr, saprete che vi permette di aprire uno o più blog, seguirne degli altri e visualizzare tutti i post vostri e dei vostri 'following' in una stessa schermata (o dashboard). Un po' come Twitter, per quel che posso capirne, ma senza il vincolo dei 140 caratteri. I post di Tumblr, infatti, possono contenere testo, link, immagini, video, audio e chi più ne ha...

Tutto questo spiegone (peraltro quasi certamente poco corretto, ma se volete approfondire c'è sempre Google) per arrivare al fatto: stamattina ho aperto la mia dashboard scoprendo che alcune immagini non si vedevano. Non tutte le immagini, ma un buon 50-60%.

Ho aspettato con pazienza che la situazione si risistemasse, ho disattivato qualche plug-in di Chrome nel caso fossero quelli a creare problemi, poi ho scritto un paio di mail al supporto tecnico di Tumblr e in attesa della risposta ho avuto l'idea geniale di verificare le URL delle immagini 'rotte'. Così ho scoperto che facevano tutte riferimento allo stesso server, e quando ho provato a digitare il solo indirizzo della root, sorpresa sorpresa! E' comparsa una schermata piena di loghi: della Repubblica italiana, della polizia postale e non so più che altro. E c'era pure una enorme scritta in rosso, che diceva grosso modo "Questo server è stato bloccato perché conservava materiale pedopornografico".

(Ho fatto un grave errore: non ho salvato uno screenshot del messaggio, che ora è sparito)

A questo punto ho avuto una seconda idea geniale, mi sono cioè fiondata su Twitter e là, in mezzo a torme di tweet di ragazzine fan degli One Direction (e non negherò il mio imbarazzo nel trovarmi, quarantenne e buona, in tale compagnia), ho trovato le istruzioni per riconfigurare i DNS e ripristinare le immagini perdute.

Ed ecco la morale: per un manipolo di teenager è stata cosa da niente bypassare un blocco della polizia postale. Chi dirige questo paese è vecchio, non sa usare le risorse che possiede e spesso non sa neanche di possedere delle risorse, figuriamoci usarle.

(E adesso vado a cercare qualche notizia in più su questo blocco e su chi ha denunciato Tumblr)

martedì 12 febbraio 2013

Famiglia Auditel

- ...ma tu stasera vuoi vedere Sanremo?
- ...mmssì...
- ...vabbeh, non c'è problema, io posso sempre attaccarmi a Internet.
- Sì, io in effetti ci terrei a seguirlo... Sono solo le canzoni che non mi interessano...

lunedì 11 febbraio 2013

Dimesso un papa se ne fa un altro

Io, quando Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II furono eletti, ero piccolina e di queste cose non me ne importava granché. Quindi il primo conclave che ricordi è l'ultimo, in cui è stato eletto Benedetto XVI.

Sette anni fa ero grandicella, e anche se di quelle cose teoricamente continuava a non importarmene granché in quanto agnostica ed anticlericale, purtuttavia sempre di evento storico si trattava e quindi, quando si è diffusa la notizia della fumata bianca, mi sono attaccata alla TV per seguire la proclamazione del nuovo papa. E mi sono sorpresa di sentirmi emozionata e commossa. Ma soprattutto ero preoccupata: perché la vita nello Stato pontificio non è facile, in primis ma non solo per chi è agnostico ed anticlericale, e un papa invece di un altro può fare una bella differenza, che ve lo dico a fare.

Sicché fino all'ultimo ho sperato, con tutto il cuore, che non fosse stato eletto proprio Ratzinger. E mi è andata male.

Ora che il papa si è 'dimesso' (e mi domando cosa ci sia sotto, a queste dimissioni così impreviste e affrettate, e se mai sapremo cosa c'è sotto), chissà chi verrà eletto. Inutile dirlo, io spero in un papa possibilmente giovane, progressista, che si renda conto di vivere nel terzo millennio. E magari che non vesta Prada. 

martedì 5 febbraio 2013

Logiche aristoteliche nello Stato pontificio

Che la Chiesa cattolica sia contraria alle nozze gay, o meglio all'estensione dei pieni diritti civili anche agli omosessuali (perché questo è), in fondo a me pare logico. Cioè: la logica conseguenza tratta da premesse sbagliate, ossia che l'omosessualità sia contro natura e contraria alla legge divina.

Tralascio qui tutte le considerazioni che potrei fare sul dilaniamento interiore a cui la Chiesa costringe, a causa di queste premesse sbagliate, chi è gay e credente. Mi concentro invece, appunto, sulla questione del matrimonio.

E ritorno alla logica (distorta) di cui sopra. Se la mia religione consacra il matrimonio, e sempre la mia religione crede che essere gay sia contro natura, allora è chiaro che non posso approvare né accettare i matrimoni gay.

Ma si parla, ovviamente, di matrimoni religiosi; sui matrimoni civili la Chiesa non ha titolo, né competenza, né diritto di dire o vietare alcunché. Au contraire, dato che ogni democrazia degna di questo nome riconosce uguali diritti a tutti i suoi cittadini (anzi, dovrebbe battersi per riconoscere uguali diritti a tutti i suoi cittadini), uno Stato che volesse dirsi democratico dovrebbe obbligatoriamente, di default, senza manco starci a pensare, rendere legittimi i matrimoni gay.

(Poi, è chiaro, il problema sta nel fatto che quando Bagnasco apre bocca Hollande manco se ne accorge, mentre qua noi stiamo già tutti a tappetino. L'altro giorno, celebrazione ufficiale in pompa magna dei Patti Lateranensi, con Napolitano e compagnia cantante. No, vabbeh.)

venerdì 1 febbraio 2013

Sono stata censurata

Una cosa che non pensavo potesse mai succedere, dato il ristrettissimo numero di lettori di questo blog (pochi ma ottimi, tengo a precisare): mi hanno censurato un post.

Non vi metto il link perché il post al momento è stato spostato in bozze dai signori di Blogger (e là intendo lasciarlo come memento, anche se potrei modificarlo e ripubblicarlo), ma comunque si trattava di un post pre-natalizio consistente in una sola immagine, linkata da un altro blog. E il bello è che nemmeno mi ricordo che immagine fosse.

In ogni caso, immagine rimossa alla fonte e segnalazione per me.
Per la prima volta sento il peso del Grande Fratello.