venerdì 28 novembre 2008

Pasticci

Ho tirato troppo la corda, confidando nella mia intelligenza e nella stupidità dei codici HTML, e adesso sono nei pasticci. Non riesco più ad attivare i commenti per i nuovi post del blog.

Le ho provate tutte: ho reimpostato la visualizzazione nella bacheca, ho perfino cambiato il template (cosa che in effetti meditavo da un po'), ma niente. I nuovi post sono incommentabili.

AIUTO!

--- Aggiornamento: non capisco assolutamente perchè, ma l'unico post incommentabile risulta questo.
Vabbeh... non è che fosse qualcosa di imprescindibile ;-)

Controtendenza

La UE ha approvato un accordo quadro per cui rischiano il carcere, con pene da 1 a 3 anni, "coloro che incitano pubblicamente e intenzionalmente alla violenza e all'odio, anche attraverso la disseminazione o la distribuzione di trattati, foto o altro materiale diretto contro un gruppo di persone o un membro di tale gruppo definito in base alla razza, al colore, alla religione, discendenza o origini nazionali o etniche."

Di solito apprezzo l'anticonformismo, ma mi pare che ultimamente in fatto di non conformità alle normative europee l'Italia stia un tantinello esagerando...

giovedì 27 novembre 2008

Memo per me stessa

Questa storia di andare a dormire all'una di notte deve finire.

Stamattina la sveglia ha suonato, come al solito, alle 7 meno un quarto. Ricordo vagamente di averla sentita... e spenta. Poi, il nulla.
Fino alle 8 quando mi sono svegliata di soprassalto.


Per l'ennesima volta ho battuto tutti i miei record di lavaggio - trucco - vestizione veloce, operazioni comprensive, naturalmente, di caffè bevuto a temperatura da altoforno.


martedì 25 novembre 2008

Il vuoto dentro

"La legge morale dentro di me", diceva il mio filosofo preferito. Ma la filosofia sembra essere diventata un optional di questi tempi, e in particolare l'etica è del tutto desaparecida. Eh sì, perchè di fronte alle varie figuracce di questi ultimi giorni, una persona moralmente sana avrebbe sentito l'obbligo di dimettersi. Anche una persona magari non proprio sanissima, ma ancora in grado di provare vergogna, si sarebbe dimessa.

Fino a qualche anno fa le dimissioni ci sarebbero state. Almeno pro forma. Ora più manco quello.

Per le leggi statali si provvede ad personam. Per la legge morale, sarà il caso di chiamare Chi l'ha visto.

lunedì 24 novembre 2008

E quando se no?

Primi giorni di freddo. Freddo vero, freddo intenso: qui intorno pare abbia addirittura nevicato (in Trentino è anche normale... in Terra di Bari molto meno).
Insomma, per mesi ci siamo lamentati perchè il caldo non passava e l'autunno era latitante, e come da copione all'improvviso l'inverno è arrivato prendendoci di sorpresa. Il mio povero ibisco è rimasto congelato con i fiori ancora in boccio.

Oggi sono uscita così bardata: cappello - piumino lungo - sciarpone chilometrico - guanti in microfibra - stivali.
E meno male, visto che l'autobus ha saltato una corsa e sono rimasta impalata alla fermata per oltre mezz'ora. Credo sia la prima volta che succede da settembre. Naturalmente il primo giorno di temperatura artica: e quando se no?

Beh, almeno non pioveva.

Marco on air / 23

passaparola

venerdì 21 novembre 2008

Amor di precisione

Il capogruppo IdV alla Camera Massimo Donadi dichiara: "Berlusconi vuole controllare anche la televisione di Stato e Riccardo Villari è diventato lo strumento per farlo".

Precisiamo: è lo strumento per farlo meglio.

Impara l'arte

Stimolata dai commenti di Salazar (che ringrazio) a questo post, apro una rubrichetta culturale: potremmo chiamarla "la realtà che non ti aspetti".

In alcuni quadri celebri, ad esempio la Notte stellata di van Gogh o la Primavera di Botticelli, sono riprodotti con estrema cura particolari della realtà; nella fattispecie, la posizione delle stelle nel cielo (che hanno permesso di ricostruire longitudine e latitudine della scena raffigurata) o piante, fiori, erbe.

Ma senza nulla togliere a Sandro Filipepi detto il Botticelli, la mia anima archeologa mi spinge a dire che qualcuno già da tempo lo aveva anticipato...

Roma, Casa di Livia, affresco con scena di giardino, particolare

Faccio un quarto esempio: l'Urlo di Munch. Altre segnalazioni?

For President

Salazar, amico mio, mi inchino davanti alla tua competenza artistica, ma per il resto mi pare che la cronaca politica ti stia dando torto. La telenovela Villari continua.

Se vivessi, che so, alle Mauritius, la troverei parecchio godibile. Il bello è che quelli del PD, come gonzi, hanno davvero creduto che Berlusconi togliesse di mezzo un suo uomo ('chè Villari ormai è suo) per far posto a Zavoli.

E adesso che il padrone si è impadronito anche della Vigilanza RAI, possiamo definitivamente spegnere la televisione. Pensiamo alle cose serie: come si fa a compattare una JPG con Photoshop?

mercoledì 19 novembre 2008

Differita

Tra l'autocensura galoppante e la maggiore velocità della Rete, i media tradizionali sembrano sempre più desolatamente in ritardo. Solo adesso Repubblica si accorge (o finge di accorgersi?) del tristissimo episodio di qualche giorno fa, peraltro già notato da Striscia la Notizia, in cui un esponente del PD "suggeriva" la risposta giusta a un collega del PdL.
Vittima della circostanca, che ve lo dico a fare, il terzo incomodo: IdV.

Esplode il caso politico e la domanda che sorge a questo punto spontanea è: cosa vorranno nascondere con questo ennesimo polverone?

Almeno l'Ici

In un villaggio della Lituania si può sperimentare come si viveva sotto Stalin per cinquanta euro al giorno. Pagare per vivere sotto dittatura? Almeno a noi han tolto l'Ici.
Spinoza.it
PS: 400 post! Mi auto-faccio gli auguri.

martedì 18 novembre 2008

La menzogna diventa verità

Ma sono io l'unica a trovare pazzesco e vergognoso che l'opposizione, per indicare il Presidente della Vigilanza RAI, debba attendere il placet del capo della maggioranza? No, perché a sentire la TV e a leggere i giornali sembra una cosa normale.

E forse è proprio questo che mi fa più schifo, che Berlusconi riesca a far passare per normali le sue aberrazioni, complice un'informazione sdraiata a tappetino del bagno e un Partito Democratico che perde il suo tempo a dilaniarsi in contrasti interni e pugnalate alle spalle.

... invece Orlando sì

Proprio così, amici, romani e concittadini; con un colpo di scena degno di Beautiful (e quindi largamente prevedibile e previsto), come se Brooke sposasse Thorne al posto di Ridge (immagino che i nomi siano datati, ma ho smesso di assumere soap-opera anni fa), il Presidente della Vigilanza designato dall'opposizione, Leoluca Orlando, si è dimesso; invece il Presidente eletto dalla maggioranza, Villari (ex Udeur... la classe non è acqua) resiste impavido sul ponte di comando.

Molto si potrebbe dire sul leader del principale schieramento dell'opposizione che non riesce a farsi obbedire dai suoi deputati; molto si potrebbe dire anche sulla minaccia di espulsione dal PD che è, con ogni evidenza, risibile.
Molto si potrebbe dire, ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa (che sono sempre 500 punti, diceva Corrado Guzzanti).

E intanto il premier gioca a nascondino. Che non è esattamente quello che intendevo, quando mi auguravo che si andasse a nascondere.

domenica 16 novembre 2008

Gioco di specchi

Giorni fa sottolineavo come le agitazioni e i voli cancellati Alitalia giocano, in fin dei conti, a vantaggio di AirOne; e il padrone di AirOne, guardunpo', è anche nella "cordata" CAI che dovrebbe rilevare Alitalia.

Oggi leggo che i sindacati autonomi accusano proprio Alitalia, il Governo e la CAI, di tutti i casini di quest'ultima settimana: si tratterebbe, secondo loro, di "un abile gioco di specchi" fatto sulle spalle dei lavoratori e dei passeggeri.

Vero o no, rimane il fatto che Alitalia è sempre a terra, che i licenziamenti rischiano di essere decine di migliaia, che i 300 milioni di debiti dovremo pagarli noi.

Dopo Beckham

Toccherà attivare un altro count-up per calcolare i tempi delle dimissioni "immediate" di Villari, l'ultimo acquisto del Milan. Cioè, scusate: del PdL. Qui tra senatori comprati e calciatori convocati per colloqui presidenziali si comincia a fare un po' di confusione.

Di quest'ennesima "operazione simpatia" del nostro premier non si è parlato poi tanto, mentre secondo me è il segno palese e tangibile di come consideri l'Italia di sua proprietà, esattamente come il Milan.
Tra parentesi, il povero Lula è stato accolto prima dalla Carfagna e poi da Kakà e Ronaldinho. Il Governo ha voluto giustamente mettere in evidenza da subito le due grandi passioni degli italiani: calcio e gnocca.
Meno male che Lula non ha rotto immediatamente le relazioni diplomatiche con l'Italia.

Comunque, quando si comincia ad essere d'accordo con Gasparri, è segno che la va proprio male.

giovedì 13 novembre 2008

Buone e cattive

Cattiva notizia: la maggioranza ha votato il presidente della Commissione di Vigilanza RAI impippandosene del candidato dell'opposizione, Leoluca Orlando, su cui pesava il veto del Duc... del premier.

Buona notizia: la Cassazione ha detto l'ultima parola sul caso Englaro, autorizzando lo stop all'alimentazione forzata. A quanto pare siamo ancora in uno Stato laico.
Vai in pace, Eluana.

mercoledì 12 novembre 2008

Un dubbio, all'improvviso

Ieri ero a Fiumicino, proprio nell'occhio del ciclone insomma, nel clou della protesta Alitalia.
Prudentemente avevo fatto i miei biglietti con AirOne, e infatti sono riuscita a partire grosso modo in orario. Data la situazione, i tre quarti d'ora di coda al check-in sono stati più che pazientemente sopportati.

Eravamo in tantissimi (a quanto pare la prudenza non era stata solo mia) e più d'uno commentava: "Certo che con questa storia l'AirOne sta facendo dei bei soldi".

Un attimo... ma uno dei 18 "patrioti" CAI non è il proprietario dell'AirOne?

venerdì 7 novembre 2008

Una ne pensa e cento ne fa

Lui ha 72 anni, io solo 35 ma... onore al merito, ragazzi: non riesco a stargli dietro!

Dopo la Russia, il Belgio: Mr. B. è a Bruxelles (ahia) al Consiglio europeo (AHIA), dove ha trovato modo di offendere un giornalista americano.
In conferenza stampa, tanto per non far passare la cosa inosservata.

Italiani nel mondo

Questa faccenda dell'abbronzatura sta mettendo in luce il meglio dei nostri leader (per così dire) politici.

Ecco cosa dice il Caucus, il blog politico del New York Times, tra le altre cose, riferendo della battutona di Berlusconi:
Mr. Veltroni — who has been called the Obama of Italy, except that he lost the election
E questo è ciò che si legge nei commenti (quasi 1.500, molti dei quali di italiani che si scusano):
So Berlusconi’s remarks are “unworthy of a statesman”. So what? Who ever confused Berlusconi with a statesman?
Eccovi un'altra perla:
Berlusconi is one of the most corrupt politicians of all times. He should mind his own business.
Non credo che serva una traduzione dall'inglese. Il senso mi pare chiarissimo.

Think different

Dopo l'ultima desolante gaffe del nostro premier (ehi, io non l'ho votato, chiaro?), la comunità dei blogger si sta attivando per prendere le distanze e chiarire al mondo che non tutti gli Italiani sono come lui.

L'idea è di aprire un blog Yes, we are different e coordinare i blog già esistenti (come questo, ad esempio) per postare tutti la stessa cosa, lo stesso messaggio: Berlusconi non ci rappresenta.
Probabilmente compreremo anche una pagina su un giornale straniero.


Invito tutti i miei (pochi) lettori a aderire (mandando una mail, e materiali per il blog, a questo indirizzo) e diffondere l'iniziativa. Ringrazio Il Russo sul cui blog è iniziato tutto, e La Mente Persa che mi ha segnalato la cosa.

giovedì 6 novembre 2008

Facce abbronzate, facce di bronzo

... E puntuale è arrivata la gaffe presidenziale (non per vantarmi, ma l'avevo detto io...): Barack Obama è uno bello guaglione e "anche abbronzato".

Purtroppo per lui, Berlusconi è a un livello di civiltà talmente alto rispetto al resto del mondo, che nessuno è stato in grado di capire "la carineria assoluta" della battuta. Che, per la serie "prestigio internazionale dell'Italia" e al grido di "Facciamoci riconoscere", ha fatto rapidamente il giro del pianeta.

Il Los Angeles Times, che tra gli altri la riporta, sottolinea come Berlusconi abbia "una storia di dichiarazioni controverse".

mercoledì 5 novembre 2008

Michael

E non fai in tempo ad esultare che ti arriva questa notizia spiazzante: Michael Crichton è morto.

Proclamazioni

A nome mio, del governo e del popolo italiano formulo a lei i più fervidi auguri per lo svolgimento dell'alto compito che la attende.
A Barack Obama potrò dare dei consigli perché sono più anziano. Aspetto di farlo quando potrò abbracciarlo di persona.
Silvio Berlusconi, purtroppo premier italiano

Noi democratici italiani abbiamo seguito con passione la sua campagna elettorale [...] volendo anche rafforzare i legami che da sempre ci uniscono al Partito democratico degli Stati Uniti.
Walter Veltroni, purtroppo leader PD

Adesso sì che Obama (Mr. President, thank God) ha di che festeggiare.

Yes, THEY did

Da domani lo attende la prova più dura in assoluto, quella dei fatti, ma per adesso Barack Obama può legittimamente godersi il suo trionfo: è entrato nella storia come 44° Presidente degli Stati Uniti, il primo di origini africane.
Ha vinto anche in Stati, come la Virginia, dove lo schiavismo prima, poi la segregazione razziale, e ancora oggi gravissimi pregiudizi l'hanno fatta e la fanno da padroni.
Da oggi il mondo è un po' cambiato: quanto meno, questa vittoria ci ha restituito la speranza che, proprio come diceva lo slogan di Obama, il cambiamento è possibile.


Invidio agli Americani questa speranza. Li invidio perchè loro non hanno un Walter Veltroni che, sono pronta a scommetterci, oggi se ne andrà in giro a rilasciare dichiarazioni trionfalistiche come se le elezioni le avesse vinte lui (ridicolo nel ridicolo, pare che il PD ieri avesse organizzato una maratona notturna per seguire lo spoglio dei voti in USA...). E invidio l'amore viscerale per la loro patria che li porta a sventolare, durante i festeggiamenti, non una bandiera di partito ma quella a stelle e strisce, quella di tutti.

E per favore, qualcuno dica a Frattini che Obama e Berlusconi non sono uguali: non è che abbia esagerato col cerone o con la lampada, Barack è così nero di suo.

martedì 4 novembre 2008

Meteo

Caldo finché vi pare, ma sempre vento è. Un vento violento, improvviso, a raffiche, che fa ondeggiare vistosamente gli alberi e sbattere le lenzuola stese ad asciugare.

Fa anche un po' impressione, a dire il vero. Si è scatenato questo pomeriggio, dopo l'ennesima giornata afosa e decisamente più estiva che autunnale (ed è autunno inoltrato ormai, o dovrebbe esserlo).
Nel resto d'Italia sta succedendo di tutto, se ce la caviamo solo con un po' di vento ci va di lusso. Ma questo po' di vento sono ore che fischia, e rumoreggia con un suono di temporale in distanza, e fa tremare le finestre che sto tenendo rigorosamente chiuse.

Me ne vado a dormire.
Domani spero di svegliarmi senza vento, e con un presidente nero in USA.