giovedì 28 agosto 2008

Sulla linea di partenza

Le vacanze sono finite e il rientro, che ieri a botta calda non mi era sembrato poi così traumatico, oggi si fa sentire. Più che le tre lavatrici di fila (e non oso pensare allo stiraggio...), credo che sia il tempo a fare la differenza. Il cielo è pieno di nuvole, il sole va e viene... la città è già in assetto autunnale, con il traffico quasi a pieno regime.

Per fortuna ho ancora qualche giorno di pausa prima di tornare in ufficio (anche se il lavoro già mi insegue), spero che così sia più facile cambiare ritmo...

venerdì 15 agosto 2008

Pit stop

Di passaggio a casa, ne approfitto per rimettere un po' d'ordine, pagare le bollette (con che coraggio si mette una bolletta in scadenza il 16 agosto, mi domando) e fare qualche modifica al blog.

Nella fattispecie, ho cambiato il contatore che dava problemi (ma anche questo non mi convince del tutto...), ho aggiunto una chat box (grazie, Alessandro!) e trovato finalmente il modo di inserire un sistema di rating. In parole povere, ora i post possono essere votati. Diritti sulla strada del web 2.0!

martedì 5 agosto 2008

Trecento

Post n. 300 del blog, che comincia a diventare una cosa seria.

Per cui, in vista degli impegni referendari di settembre, mi autodedico una "citazione colta".

Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita che persino un dio re può sanguinare.
(300, di Zach Snyder, Warner Bros. 2007)

Ipse Dixit

La nuda Verità

Davanti all'ultima gaffe del Berlusca (ultima solo in ordine di tempo, ovviamente) Freud avrebbe di che dire. Il quadro scelto come sfondo per le conferenze stampa del Governo, La Verità svelata dal Tempo del Tiepolo, è stato "ritoccato" con un bel reggiseno e drappi vari. La nuda Verità, in altre parole, non si addice ai berlusconiani.

Censura ridicola o preoccupante nella sua bigotteria? Il commento di storici dell'arte e critici è stato unanime: nelle trasmissioni Mediaset si vede ben di peggio.

venerdì 1 agosto 2008

Regola della legge

  • Se i fatti sono contro di te, contesta la legge.
  • Se la legge è contro di te, contesta i fatti.
  • Se i fatti e la legge sono contro di te, strilla come un dannato.
(A. Bloch, Il terzo libro di Murphy, 1993)

E poi non dite che Berlusconi non rispetta le regole.

Botta e risposta

"Rimando alle saggissime parole di Oscar Luigi Scalfaro". Così Walter Veltroni risponde ai giornalisti che gli chiedono la posizione del Pd sul referendum promosso da Antonio Di Pietro contro il lodo Alfano. L'ex presidente della Repubblica, in merito al referendum, ha invitato alla riflessione: "A ogni partito che lo promuove, un referendum, a prescindere dagli esiti, porta sempre visibilità. Ma se per caso il quesito dovesse fallire - ha avvertito Scalfaro - anche per mancanza di quorum, tutta l'opposizione ne uscirebbe male", con l'aggravio che "rischieremmo di far passare Berlusconi per uno invincibile".
Ecco, Veltroni rimanda a queste parole e, infatti, viene spiegato dal Pd che la "priorità, ora, è un'altra: i salari e la crescita del paese, cioè la crisi economica che sta attraversando l'Italia". Inoltre, per il Pd il tema della giustizia "non è da affrontare con un referendum". E, soprattutto, bisogna evitare, si spiega ancora, di "ridare centralità alla polemica antiberlusconiana su un tema, il lodo Alfano, che ha una bassissima probabilità di riuscita". Dunque, la linea del Pd sul referendum è "di non esserne promotori. Non è una nostra battaglia".
(fonte: AGI)

"Se c'è un modo per perdere sempre è proprio quello di non giocare mai la partita". Lo afferma l'onorevole Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori commentando le dichiarazioni di Walter Veltroni sul referendum contro il 'lodo Alfano'. "Non ha senso dire che siccome il referendum potrebbe fallire, allora è meglio non promuoverlo. Anzi, il senso c'è. Ed è lo stesso che trovò Ponzio Pilato quando si lavò le mani lasciando che ciò che doveva accadere accadesse. Nel nostro piccolo è ciò che sta avvenendo in Italia, dove il principio minimo di uno Stato di diritto, cioè che la legge deve essere uguale per tutti, è stato calpestato.
E poi ci sono battaglie che si combattono, non perché bisogna per forza vincerle, ma per mantenere la dignità e potersi guardare allo specchio la sera - conclude Di Pietro - quando si torna a casa".
(fonte: Adnkronos)

Belve!