Perchè questo blog si chiama così

Nell'autunno del 2007 (il 4 ottobre, per la precisione, ma "nell'autunno" fa più letterario), Clemente Mastella chiese l'oscuramento di un blog che lo citava nel titolo: "Mastella ti odio".

Il blogger chiese la solidarietà dei navigatori, invitandoli ad aprire altri blog con "Mastella" nel titolo. E così io, che ho sempre coltivato la vocazione della paladina della giustizia (soprattutto quando la cosa non costa nulla!), ho iniziato "Non pianeta, ma stella", che a leggerlo nella barra degli indirizzi non si capisce molto bene, ma a leggerlo nell'header sì (spero).

Da brava laureata in lettere, abituata ad arrampicarsi negli specchi e ad arzigogolare spiegazioni di emergenza, nelle prime versioni del blog scrivevo infatti: "Nessuno mi vincola. Nessuno forza il mio percorso. Non orbito intorno a nessuno. Sono il sole di me stessa", il che è molto fottutamente melodrammatico (cit.), ma logicamente ineccepibile: se non orbito intorno a nessuno, non sono un pianeta.

Dato che in vita mia non sono mai riuscita a tenere un diario (troppo pigra e con troppo poche cose da raccontare), ero certa che l'esperimento sarebbe finito entro pochi giorni; invece ha retto per più di due anni, e mi ha fatto appassionare al blogging (memorabili le nottate spese a battagliare con il codice HTML per modificare il template delle pagine... meno memorabili i risultati!).