martedì 29 novembre 2011

Ulteriori prove a conforto

Avete presente Valentina Vezzali, la campionessa del mondo nonché olimpionica di fioretto? Quella del "Da lei, Presidente, mi farei toccare" a Berlusconi?
Beh, ha avuto un incidente d'auto (senza gravi conseguenze, per fortuna, perché su certe cose non si scherza) ed ora è in ospedale con tanto di collare ortopedico.

Porta sfiga, come ve lo devo dire?

lunedì 28 novembre 2011

Congelata, o ustionata, o entrambe

Al mattino, quando arrivo in ufficio, sembra di essere ai Caraibi: termosifoni a palla (e finestre chiuse).
E badate che io sono freddolosa. Ma Caraibi, davvero.
Poi, verso metà mattina, i termosifoni si spengono. La temperatura cala drasticamente. Io comincio ad avere i brividi (sono freddolosa, non dicevo per dire).

Per fortuna, l'azienda mi ha munificamente dotato di una stufetta del '15-'18. Quando l'accendi sprigiona un sospetto odor di bruciato, ma sprigiona anche un discreto calore. E tanto basta.
Giusto per stare sul sicuro, ogni tot minuti controllo che dal cavo elettrico non vengan fuori (troppe) scintille.

venerdì 25 novembre 2011

Amo il mio lavoro!

Dato che, al telefono, non sono in grado di riconoscere nemmeno la voce dei miei più stretti consanguinei, sul lavoro mi farebbe molto comodo un apparecchio dotato di identificazione del chiamante. Mi eviterebbe varie figuracce (come, ad esempio, chiedere al Capo: "scusi, ma chi parla?"), non poche seccature, e forse pure qualche mezzo infarto.

Anche l'identificazione del chiamante non mi avrebbe però risparmiato lo shock di poco fa, quando alzata la cornetta mi sono sentita così apostrofare: "Buongiorno. Qui è la Presidenza del Consiglio."

Ora, io giuro: i pensieri che mi sono sfrecciati in testa nei successivi 1,3 secondi sono stati, nell'ordine:
1) Oddio!
2) Oddio, il nano!
3) ...Ah, no :D
4) ...Ma che vogliono da me?
5) Oddio, non vorranno tassarmi per telefono?

Fortunatamente, a quanto pare la Presidenza del Consiglio non ha ancora attivato una procedura telefonica di recupero crediti a tappeto: la gentile (ed efficiente, incredibile!) funzionaria che mi ha contattato voleva solo - come era prevedibile - chiarimenti su una questione di lavoro.
Eh sì, perché noi (detto con il naso in su e aria di profonda superiorità) lavoriamo anche con la Presidenza del Consiglio: cosa che già darebbe soddisfazione di per sé, non ne parliamo poi adesso che non c'è più voi-sapete-chi.

Non mi gasavo così tanto da quella volta in cui mi hanno chiesto di scrivere una mail a Lady Gaga.

giovedì 24 novembre 2011

Mi preparo per tempo / 2


Se imparo a farli, è la fine.

Se non altro siamo preparati psicologicamente

Dialogo di cinque minuti fa tra me e l'amore mio.

- ...Non è che poi, per caso, hai potuto verificare quella cosa in Internet?
- Sì, tranquillo, tutto a posto.
- Ah, grazie, amore.
- Sì, "Grazie, grazie"... Qui non si fa che lavorare gratis!
- Chissà come mai quando le cose le facciamo noi, le facciamo gratis; e quando ce le fanno gli altri, dobbiamo pagare, e non ci fanno manco lo sconto...
- Che dire, amore, magari saremo ricompensati post mortem...
- Come no?! Già me lo vedo San Pietro davanti alle porte del paradiso: "Eh no, mi spiace ma proprio la settimana scorsa è entrata in vigore la nuova normativa; innanzitutto dovete fare domanda in carta da bollo..."

(Io comunque, quando l'amore mio ha di queste uscite, lo amo ancora di più. Ci tenevo a dirlo.)

mercoledì 23 novembre 2011

Marte e Venere

Lui: Sai amore, oggi nella vetrina del tuo negozio preferito ho visto una giacca che ti starebbe molto bene!
Lei: Ah sì? E com'è?
Lui: ...
Lei: Beh?
Lui: ...E' una giacca.
Lei: Ho capito, ma com'è fatta?
Lui: E che ne so?
Lei: Di che colore è?
Lui: ...
Lei: ...Amore?
Lui: ...Non me lo ricordo più...

Lei: Ho capito, passo dal negozio e vedo io.
Lui: Ma ti serve una giacca nuova?
Lei: Dipende. Se mi piace, allora mi serve.

martedì 22 novembre 2011

Non si può combattere il destino

Per anni e annorum sono stata convinta di essere totalmente negata per la cucina. Segnatamente, per i dolci.
E' venuto fuori che non è vero, ahimè. Sono bravissima.
Così adesso brucio dalla voglia di provare a fare i miei dolci preferiti (che, non so perché, sono tutti americani: cheesecake, pancakes, cupcakes, e qualsivoglia finisca in -cake - sì beh, questa detta così suona male ma ha il suo fondo di verità, comunque).

L'anno scorso mi ha frenato il fatto che l'amore mio si sia messo a dieta. E pareva brutto tirare fuori i muffin(-cakes) dal forno e mangiarli caldi davanti al suo naso, no? Quest'anno, in previsione del prossimo Natale, mi sono messa a dieta io.

E naturalmente il mese scorso, a due passi dal mio ufficio, ha aperto una pasticceria specializzata in cupcakes. La mattina i maledetti fanno l'american breakfast, completo di sciroppo d'acero. 

lunedì 21 novembre 2011

Simpatiche usanze indigene

Immaginate di parcheggiare l'auto, una sera, nel piazzale di fronte casa, come fate sempre. Immaginate, la mattina dopo, di uscire di casa per prendere l'auto, come fate sempre, e andare al lavoro. E immaginate di trovare l'auto poggiata in equilibrio più che precario sopra due blocchi di tufo, e priva di tutte e quattro le ruote. Non i cerchioni. Non gli pneumatici. Le ruote sane sane.

Furto su commissione, ovviamente. E no, non era la mia macchina ma quella di qualche altro povero malcapitato. (Sono occasioni come queste che mi fanno rallegrare di possedere un catorcio e convincermi ulteriormente a non comprare un'auto nuova.)

Update: il giorno dopo, secondo round, questa volta ai danni di una Fiat Panda...

venerdì 18 novembre 2011

Irrequieta

Deve essere una pulsione inconscia dovuta al fatto che il mio trasferimento alla casa nuova si fa attendere, e aspettare è forse la cosa che odio di più al mondo. Ma sono giorni che fremo, letteralmente, per cambiare qualcosa al blog. Sto addirittura pensando di spostarmi completamente su Tumblr; non lo faccio perché non so ancora bene come si usa, mi sembra meno versatile e flessibile di Blogger (almeno per me, che con l'HTML ci smanetto a fatica) e mi pare di capire che per gli utenti italiani sia ancora abbastanza terra incognita.

E poi Tumblr lo sto usando soprattutto per sfogare le mie pulsioni infantili, qui cerco di mantenere un profilo più o meno serio (beh, non sembra, ma ci sto davvero provando); mi sembra strano autocensurarmi, in un certo senso, ma d'altro canto mi rendo conto che se non pongo un freno a me stessa rischio seriamente di scivolare nella pazzia.

giovedì 17 novembre 2011

Fascisti in pubblico e antifascisti in privato

"Servizio pubblico" sta trasmettendo le scene di esultanza per le dimissioni di Berlusconi.
Mi dispiace, ma non riesco proprio ad entusiasmarmi. Anzi, provo non poco fastidio.

Perché tanta esultanza, a mio modo di vedere, non è giustificata. Fossimo scesi in piazza, tutti, ogni giorno, per mesi ed anni, fino a provocare le dimissioni, l'avrei capito. Ma in questo caso Berlusconi è stato costretto a dimettersi dalla situazione economica: non da noi. Che cosa c'era, allora, da festeggiare? Quanti, mi domando, tra quelli che esultavano in piazza, negli anni passati hanno votato per Berlusconi?

E' tipico degli italiani prostrarsi davanti al potente di turno ed esaltarlo in pubblico, e poi un microsecondo dopo la sua caduta proclamare di non averlo mai sostenuto, anzi, di averlo sempre aspramente combattuto.

Sono sempre scettica, ma bisogna ammettere che

c'è una qual certa differenza...



Musica, maestro

A proposito di cose irrilevanti, questi sono attualmente i miei cantanti/gruppi preferiti (in ordine sparso, perché in realtà non è che io abbia un cantante/gruppo preferito, ma piuttosto canzoni che mi - guardunpò - ossessionano in certi momenti. E in questo momento, capita che siano quasi tutte degli stessi cantanti/gruppi):
- Train
- Maroon V
- Adele
- P!nk
- Coldplay (non tuttissimo, però)
- Amy Winehouse (requiescat, porella)

(OT: ho aperto la pagina di gestione per scrivere questo post e mi è venuto un colpo: sembrava che Blogger avesse di nuovo rivoluzionato il layout! Poi mi sono resa conto che, per errore, avevo selezionato la visualizzazione in HTML. Riflessi lenti, stamattina. Vado a prendermi un caffè.)

mercoledì 16 novembre 2011

Ipotesi d'arredo


Un altro pezzo della mia vita che se ne va

E' morto il professore di archeologia con il quale ho fatto il mio primo scavo.
Avevo 18 anni. Mi ero appena diplomata.
Ero una bambina.

Grazie a quello scavo ho avuto la conferma che sì, l'archeologia era effettivamente quello che avrei voluto fare "da grande".
Posso usare una frase iper-retorica? Avevo tutta la vita davanti a me.
E avevo la mia mamma, grazie alla quale avevo conosciuto il professore, e che mi aspettava ogni pomeriggio con il pranzo pronto.

Una delle cose più brutte del crescere (e invecchiare) è che, a poco a poco, scompaiono tutti quelli con i quali potevi condividere i tuoi ricordi.
Per fortuna c'è tempo per costruirsene di nuovi.

martedì 15 novembre 2011

Cambiamenti possibili eventuali

L'attuale layout del blog mi sta venendo a noia. E' su da tanto tempo, e Blogger ha attivato nuove visualizzazioni ("dinamiche", le chiama). Non mi paiono molto adatte al mio blog, ma aumentano la voglia di cambiare le cose.

Fatto sta che, avendo io personalizzato il layout, se adesso lo cambiassi perderei parecchie cose (molte di queste neanche mi paiono più utili, vedi il link ad aNobii che non apro da due vite, ma altre mi dispiacerebbe se scomparissero). Insomma, devo mettermici con un po' di pazienza e riprendere in mano il codice HTML, e fare un po' di pasticci (mi sono tra l'altro appena ricordata di avere aperto un blog apposta per le prove, posso pasticciare su quello! come sono intelligente).

Un giorno vi sveglierete, e troverete tutto cambiato. In meglio o in peggio, starà a voi dirlo.
(E magari così riuscirò ad avere un po' di commenti. Tra parentesi, nessuno commenta più sul blog da quando ho dedicato un post a Kurt e Blaine. Sto cominciando a pensare male, sappiatelo.)

Pensando a quello che voglio cambiare sul blog, mi sono venute in mente tante cose che vorrei cominciare a fare nella mia vita. Sono sempre le solite, in effetti: ogni tanto mi dico "Ah, però, mi piacerebbe..." e niente, morta lì. (Prima cosa della lista: scrivere un libro.)

In gran parte, a ben vedere, sono cose banali e anche poco impegnative, ma richiedono un minimo di applicazione (quindi, non fanno per me).
Per esempio:
- riprendere a lavorare a maglia
- imparare a confezionare i quilt
- seguire un corso di teatro
- seguire un corso di dizione
- prendere l'abitudine di fare jogging (o andare in bicicletta regolarmente)
- mettere in ordine i miei libri (così riprendo anche a usare aNobii)

Sto rimandando il tutto a quando mi trasferirò alla casa nuova: un nuovo inizio, come si dice.
Per come si mettono le cose, il nuovo inizio si farà attendere ancora a lungo (*sigh*).


Con destrezza

Quando abbiamo iniziato il corso di inglese in ufficio, l'insegnante ha fornito a ciascuno di noi un blocco per appunti e una penna.
Mi hanno rubato la penna.

lunedì 14 novembre 2011

Unpopular opinions

(Ispirate dal formando Governo)

Non sono d'accordo sull'idea delle "quote rosa". Secondo me, se una persona è competente deve essere valorizzata indipendentemente dal suo sesso. Mi pare stupido, soprattutto in un momento in cui abbiamo estremamente bisogno di competenze, tirar fuori nomi di donne solo perché c'è da raggiungere una quota, e magari così lasciando fuori persone meritevoli.
(Stessa cosa per l'età: uno può essere "passatello" ma in gamba, Margherita Hack e Rita Levi Montalcini su tutti - due donne, così rispetto le "quote rosa"! - anche se, in effetti, l'idea che su piazza siano disponibili solo over 65 un po' di impressione la fa.)

Sono invece d'accordo sull'idea del Governo tecnico. Anzi, per me ogni Governo dovrebbe essere tecnico, ossia formato da persone effettivamente competenti nel merito del ministero che vanno ad occupare. In altri termini, secondo me dovrebbe funzionare così: un partito, o una coalizione, si mette d'accordo su un determinato programma, e questa è la parte "politica" della faccenda. Per mettere in pratica il programma, il partito (o la coalizione) individua una squadra "tecnica" di governo, e con programma e squadra di governo ben definiti si presenta al voto degli elettori.

sabato 12 novembre 2011

'na tazzulell' 'e caffè

E' un sabato strano, abbastanza inconcludente. Fino a mezz'ora fa cascavo dal sonno, poi si vede che il caffè del dopopranzo è finalmente entrato in circolo.

Tempo pessimo, per la cronaca. Cielo viola, almeno fino alle 16 quando si è fatto buio. Urgh. Odio quando fa buio alle quattro del pomeriggio (e soprattutto odio entrare al supermarket con la luce e uscire che è già buio, mi sembra di esserci stata dentro per mesi).

Per la serie "Facciamoci del male", sto seguendo la diretta del TG sulle dimissioni del Governo.
Io, comunque, finché non le vedo non ci credo.

Cose che dico qui, in tempi non sospetti:
1) tutto questo giubilo sulla "fine del berlusconismo" mi sembra quanto meno prematuro. Mica è la prima volta che si dimette. Mica è la prima volta (e nemmeno la seconda) che è dato per morto. Ricordiamoci che Berlusconi ha due alleati preziosissimi: il primo è il carattere degli italiani; il secondo è il PD.
2) più vedo l'entusiasmo per un presunto prossimo futuro Governo Monti, e più aumenta il mio scetticismo. Per non dire diffidenza. Per non dire preoccupazione. Per non dire ansia.

Nel frattempo, il caffè del dopopranzo ha esaurito il suo effetto. Casco dal sonno, di nuovo.

mercoledì 9 novembre 2011

E mi sto contenendo

Non riesco a decidere se è più meraviglioso questo


o questo.


(In effetti, credo che il mio preferito sia questo.)


Scenari

Posso essere d'accordo sul fatto che, al momento, la priorità è far passare la finanziaria per (cercare di) rassicurare, per quanto possibile, i mercati e recuperare, per quanto possibile, un minimo di credibilità. Ma un altro mese - quanto meno - di questo Governo, a mio giudizio, è un'eventualità preoccupante (tutto può fare tranne che rassicurare i mercati e recuperare credibilità).

Che poi, dato che è (forse) l'ultima cosa che fanno, ci infileranno di tutto, nella finanziaria. Tutte le porcate che non hanno avuto modo di far passare finora. Più qualcuna in più. E gli altri, per liberare il campo alla svelta, le faranno passare senza batter ciglio.

Fosse per me, io sarei per il Governo tecnico. Nel senso che un Parlamento responsabile dovrebbe, a questo punto, riunirsi, guardarsi negli occhi e dirsi: "OK, siamo nella m***a. Tiriamo fuori un pugno di nomi di persone serie, competenti, possibilmente oneste che possano proporsi di fronte all'Europa senza farsi ridere appresso, e impegniamoci a sostenerle mentre fanno le riforme fiscali, amministrative, elettorali e quant'altro ci serve a raddrizzare la barca. Dopo di che dimissioni, elezioni, ognuno per sé e Dio per tutti".
Ma dato il Parlamento che ci ritroviamo, immagino non solo che questo discorso sia fuori dal mondo, ma anche che non troveranno la quadra per un nuovo Governo, e che quindi si andrà a elezioni anticipate.
Con questa legge elettorale.

Mi preoccupavo di essermi talmente assuefatta allo schifo, da non rivoltarmi al pensiero di un Governo capitanato da Berlusconi. O da Gianni Letta.
Poi hanno menzionato Alfano.

No, Alfano no.

Immagino l'arrivo dei commissari UE. E il loro dialogo con i nostri esimi rappresentanti.
- Well, la situazione economica in effetti non è rosea. Per far quadrare i conti suggeriamo, innanzitutto, di tagliare le spese della politica, gli emolumenti dei parlam...
- AH NO, non se ne parla nemmeno!
- ...Right. Grazie, arrivederci.
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In conclusione, l'ipotesi a mio giudizio più favorevole è che la Svizzera (o l'Austria: una delle due, non ho preferenza) si stanchi del bordello che riusciamo a combinare ai suoi confini e si decida ad invaderci. Con un paio di secoli di dominazione e pugno di ferro da parte di un Paese civile forse - e dico forse - riusciremmo a venire a capo di qualcosa.

martedì 8 novembre 2011

Come eravamo

...scemi, bisogna aggiungere.
(Plurale majestatis, ragazzi: tranquilli, sto parlando di me.)

Uno degli innumeri svantaggi dell'essere facile preda di ossessioni è che, quando queste ossessioni svaniscono, si guarda indietro e si pensa: "Certo che ero veramente cretina, all'epoca".
Appunto.

Quando poi si apre un blog e lo si tiene, per opera e virtù dello Spirito Santo (non ho altre spiegazioni per il fenomeno) aperto per oltre quattro anni, è ancora più facile guardarsi indietro.
Uno dei giochini che mi piace fare, difatti, è andare a rileggere cosa scrivevo oggi, X anni fa (tipo, per esempio, l'8 novembre del 2007). Sono autoreferenziale. E masochista.

Perché i miei post del passato sono, ovviamente, infarciti di allusioni per niente velate all'ossessione di turno.
In tutto ciò, naturalmente, il dramma vero è che, nel rileggermi, non mi viene mai fatto di pensare "certo che ero proprio scema, all'epoca".
Tutt'al più mi vien voglia di rimetter su il DVD dei Pirati dei Caraibi.
(Per non dire di quando, in un post di X anni fa, trovo un riferimento all'ossessione attuale. Allora divento pericolosa.)

Sono senza speranza.

(E a proposito, torno ad avvisarvi: domani è il giorno X. Girate al largo.)

lunedì 7 novembre 2011

Carriere alternative

Ho sbagliato tutto, nella vita. Se rinasco, faccio l'operatore di borsa.

Anni fa, quando la Lazio si quotò in borsa, un giorno sentii al TG che le azioni si erano abbassate e commentai: "Sarebbe il momento di comprarle".
Due settimane dopo, la Lazio vinceva lo scudetto.

Oggi, quando ho letto di possibili dimissioni del Governo, ho pensato: "Vedrai che adesso la Borsa risale".
Anni di letture di storie di Zio Paperone non sono trascorsi invano.

(Possiamo considerare anche queste voci di dimissioni come spoiler?)

Excusatio non petita

A proposito di spoiler. In questi giorni mi sto domandando a quali livelli di pazzia sarei potuta giungere se, mentre stavano girando The Lord of the Rings, io avessi avuto una connessione Internet decente e accesso a blog, forum, social network in genere. Per fortuna i tempi non erano maturi. Altrimenti la mia famiglia mi avrebbe fatto ricoverare. 
(Come biasimarli? Per capirci, io sono quella che ha letto L'Hobbit a 13 anni, Il Signore degli Anelli a 16 - mentendo a sua madre sul prezzo del libro perché era il seguito de L'Hobbit e io dovevo averlo -, che quando per la prima volta in vita sua ha messo piede in un paese anglofono - il Canada - si è precipitata in libreria a comprare The Lord of the Rings, che possiede il film in versione theatrical ed extended, in lingua originale e italiana, e che ha imparato a memoria interi brani della versione inglese, preferibilmente le battute di Legolas *ahem*. Per tacer della community che ho estensivamente frequentato fin da quando si è cominciato a vociferare del film de L'Hobbit. Per capirci.)

Ovviamente, con il mio carattere (curiosa come una scimmia e totalmente incapace di portare pazienza) ça va sans dire che mi è impossibile resistere a uno spoiler. Del resto, io sono quella - sì, sempre io! - che prima di andare al cinema a vedere un film ne legge ogni sinossi, commento e recensione disponibile su piazza, per cui vede il film conoscendone a perfezione trama, sequenza delle scene, ordine di comparizione degli attori, battute principali e via andando.

D'altro canto, uno dei film che più mi è piaciuto e che ricordo con più affetto è Le ali della libertà, che mi trovai a vedere con la mia migliore amica per puro caso (era l'unico film che cominciava a un orario per noi fattibile); ergo non ne conoscevo la trama, se non per sommi capi, e quindi il colpo di scena finale mi trovò del tutto impreparata - e deliziata.

Da cui si potrebbe trarre la lezione che uno spettacolo unspoilered è senz'altro meglio. Si potrebbe. Perché, per mio conto, il senso di oddio-adesso-sta-per-succedere-questo, è eccitante quanto e più dell'oddio-cosa-succederà-adesso.
Sarà perché, oltre che curiosa e impaziente, sono assai ansiosa e l'oddio-cosa-succederà-adesso dell'ultima scena di Salvate il soldato Ryan non mi ha fatto dormire per due giorni.

domenica 6 novembre 2011

Avviso

Mi sembra doveroso avvisarvi che mercoledì prossimo 9 novembre posterò qualcosa di delirante relativo a Glee.
Non vogliatemene.

(Come lo so con tanto anticipo? Perché sono entrata nel vortice degli spoiler.)

venerdì 4 novembre 2011

Cronaca vera

Per una volta che qualcosa succede in questo buco nero di città, tanto vale raccontarlo. Peraltro il qualcosa è successo proprio sotto le finestre del mio ufficio: ho le prove fotografiche di quanto affermo (e le pubblicherò non appena mi riuscirà di connettere il telefonino con il computer. Perché il mio portatile non ha il bluetooth e il mio telefonino ha un sistema complicatissimo di connessione via USB? Mistero).

giovedì 3 novembre 2011

Senza filtro

- Ehi, Angelica, sei dimagrita!
- Sì, grazie!

(Come le penso, così le dico)

martedì 1 novembre 2011

NaNoWriMo

Ricordate le mie velleità letterarie? Sì, effettivamente sono non più che un lontano ricordo: ogni tanto mi salta il ticchio di scrivere un libro, e ogni volta non ne faccio niente perché - banale ma vero - non mi viene in mente niente da scrivere.

Nel caso in cui voi pure aveste velleità letterarie, e foste più portati di me (meno portati pare difficile), vi segnalo questa iniziativa di cui non sapevo nulla fino a 10 minuti fa, e che nel giro di 10 minuti è riuscita a entusiasmarmi. Si tratta del National Novel Writing Month (o NaNoWriMo), un concorso non competitivo (nel senso che non si vince nulla, se non la soddisfazione decoubertiniana di aver partecipato) in cui bisogna scrivere un romanzo di almeno 50mila parole in un mese, a partire dalla mezzanotte del 1° novembre.

A me questa idea della restrizione di tempo piace assai, probabilmente perché ormai mi sono abituata a lavorare sotto scadenza, e quindi penso che sia un incentivo efficace. Se intendete partecipare al NaNo, magari lasciate un commento qui per farmelo sapere, così posso fare il tifo.

(Sì, sto meditando di iscrivermi. Ma so già che abbandonerei ancor prima di iniziare.)

Cotta

Oggi l'amore mio mi ha fatto una sorpresa e mi ha portato i dolcetti. E siccome sa che mi piace la panna cotta, mi ha comprato questo.


(E adesso è imbarazzato perché ho subito pubblicato tutto qui e su Facebook "e adesso lo sa tutta l'Italia".
(Esagerato, mica mi legge tutta l'Italia)