La senatrice Wendy Davis durante il suo discorso-fiume |
Oggi che la politica provoca conati di vomito, e i politici peggio, è bello poter condividere una storia in cui un "rappresentante del popolo" rappresenta effettivamente il popolo, si batte per una giusta causa - e vince.
Ovviamente non è una storia italiana. Viene dagli USA, precisamente dal Texas.
Il Texas è notoriamente uno degli Stati più conservatori d'America, patria dei Bush, con Governatore repubblicano e Senato a maggioranza repubblicana. Orbene, il Senato ha votato ieri per una legge che, di fatto, avrebbe vietato l'aborto sul territorio dello Stato (Tanto per far capire il clima, prima del voto il Governatore Rick Perry aveva dichiarato che avrebbe firmato la legge nell'istante in cui gli fosse arrivata sulla scrivania).
La seduta del Senato (ripresa in livestreaming su YouTube) terminava a mezzanotte, e se il voto non si fosse tenuto entro quel termine la legge sarebbe stata automaticamente bocciata. Pertanto i democratici si sono mobilitati per allungare i termini (il nostro ostruzionismo, che in USA si chiama "filibustering") e una senatrice, Wendy Davis, ha parlato ininterrottamente per 12 ore e mezzo. Le norme americane lo consentono, purché l'oratore stia in piedi senza appoggiarsi a nulla e nessuno (da cui l'hashtag di Twitter #StandwithWendy), non faccia pause (nemmeno per andare in bagno) e resti in argomento. La Davis ha parlato armata di scarpe da tennis rosa e di centinaia di testimonianze che gli attivisti le hanno mandato via Internet. Alla fine, però, i repubblicani sono riusciti a trovare un pretesto per toglierle la parola.
Mancavano circa 20 minuti alla mezzanotte: gli attivisti pro-aborto hanno iniziato ad applaudire e gridare, in modo che il caos impedisse di aprire le votazioni. I repubblicani hanno votato lo stesso, ma la mezzanotte era passata da un minuto; allora, a quanto pare, hanno manipolato il sistema di registrazione elettronico, facendo risultare che il voto era avvenuto nei tempi. Ma i democratici sono riusciti a provare che c'era stata una manipolazione.
Mancavano circa 20 minuti alla mezzanotte: gli attivisti pro-aborto hanno iniziato ad applaudire e gridare, in modo che il caos impedisse di aprire le votazioni. I repubblicani hanno votato lo stesso, ma la mezzanotte era passata da un minuto; allora, a quanto pare, hanno manipolato il sistema di registrazione elettronico, facendo risultare che il voto era avvenuto nei tempi. Ma i democratici sono riusciti a provare che c'era stata una manipolazione.
Stamattina la notizia, che ricevo via Tumblr "in anteprima" perché ancora non è stata ripresa dai nostri media: la votazione è stata invalidata, quindi la legge non è passata. Wendy Davis, e con lei tutte le donne texane, hanno vinto. Per altri due anni, almeno, l'aborto sarà ancora praticabile in Texas.