mercoledì 28 agosto 2013

Tatto e perspicacia sono doti fondamentali per chi lavora a contatto con il pubblico

Uno degli episodi più imbarazzanti che mi sia capitato, finora, sulla strada per il matrimonio, è successo proprio all'inizio (per la serie "Il buongiorno si vede dal mattino") quando sono andata alla ricerca dell'abito da sposa perfetto.

Il primo negozio in cui ho tentato il colpaccio è stato quello di un franchising di pret-à-porter che a me piace molto e famoso, tra l'altro, per vendere anche abiti da sposa graziosi e relativamente economici. Ci sono entrata e 10 secondi dopo sono uscita perché, a quanto pare, per provare gli abiti da sposa occorreva prendere appuntamento. A me tanta cerimoniosità suona pretenziosa, e in altre circostanze avrei messo una bella croce sopra #noto_franchising, dirigendomi senza rimpianti verso altri lidi. In questo caso, tuttavia, il "relativamente economici" mi ha incoraggiato a perseverare.

Siamo giunti così alla seguente gustosa scenetta:
Io: Salve, ho appuntamento per provare gli abiti da sposa.
Commessa dalla Bocca Larga: Prego, signorina, si accomodi. Ma... è da sola?
Io: Sì.
CBL: Ah, no, chiedevo perché di solito le spose sono accompagnate dalle mamme!
Io: No, sono sola.
CBL: Ma come!? [sorride con aria indulgente e complice e passa istantaneamente al 'tu'] Devi decidere tutta da sola?
Io: Intanto sono qui a provare un po' di abiti e non è assolutamente detto che lo compri da te adesso sui due piedi, anzi con quello che costano è sicuro che non lo comprerò sui due pie Non si preoccupi, ho una certa età, posso farcela...
CBL: Ah beh, magari puoi cominciare a dare un'occhiata da sola ma vedrai che poi per decidere ripasserai con tua mamma, perché sai, il consiglio delle ma...
Io: Mia madre è morta.
CBL: Ah.

(Poi il vestito l'ho comprato, effettivamente, su due piedi. Ma non da #noto_franchising.)

martedì 27 agosto 2013

In fatto di diritti civili sono decisamente fondamentalista

Continuo ad avere riprove del fatto che, se mi lanciassi in politica, mi farebbero fuori all'istante. Metaforicamente, prima ancora che fisicamente.

L'altro giorno, per dire, leggevo di questa sindaco francese che si è rifiutata di unire in matrimonio due donne perché la cosa sarebbe contraria alla sua fede religiosa.
Notizia che ha fatto il paio, nella mia mente, con quest'altra: ci avviamo ad avere il 100% di medici "obiettori di coscienza", il che significa che se il trend continua diventerà presto impossibile effettuare un aborto in strutture pubbliche, con buona pace della legge 194.
Per non parlare dei dottori che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo, e dei farmacisti che si rifiutano di venderla.

A mio parere, se si svolge un servizio pubblico (e a maggior ragione se si è un pubblico ufficiale) si dovrebbe essere tenuti a ottemperare alla legge; tu personalmente sei liberissimo di seguire i precetti della tua religione (ci mancherebbe altro), ma non puoi obbligare un altro a farlo. Se non intendi praticare aborti, quindi, trovati un impiego in una struttura privata.

E' una linea di ragionamento che a me sembra rasenti l'ovvietà, ma mi rendo conto che invece da un punto di vista politico non regge.