L'amore mio è tornato a casa con un chilo di mele, frutto che nessuno dei due apprezza. Ho interpretato la cosa come una richiesta - nemmeno troppo velata - di fare una torta.
Così mi sono cimentata in una ricetta che da tempo volevo provare, ossia l'apple crumble.
E' stata in effetti anche una sfida: quando siamo stati a Londra, l'amore mio è tornato con l'intima convinzione che "i dolci inglesi fanno pena". Tutto perché una sera siamo incappati in una pasticceria - peraltro sedicente francese - i cui dolci effettivamente lasciavano molto a desiderare.
(Avremmo dovuto capire subito che qualcosa non andava: il cameriere ci porta il menu, noi ce lo studiamo per bene e poi ordiniamo una fetta di torta al cioccolato. - Mi spiace, è finita. - Allora una torta di mele? - Finita anche quella. - Un brownie? - Mi spiace...
Insomma, alla fine ci siamo alzati e siamo andati dietro al bancone a vedere se era rimasto qualcosa. Ma se sai che hai finito tutto, io mi domando, cosa ci porti il menu a fare?)
Il mio apple crumble, invece, all'amore mio è piaciuto. Ormai è assodato, i dolci mi vengono bene (purtroppo, perché poi me li mangio) e mi diverto pure a farli. L'unico errore è stato quello di usare un'unica teglia grande invece delle monoporzione; ma francamente non mi andava di imburrare tanti stampini. Mi ero stancata: la ricetta diceva che a preparare il tutto ci avrei messo solo mezz'ora, ma non teneva in conto la mia limitata abilità manuale che mi ha fatto impiegare quasi tre quarti d'ora per sbucciare e tagliare a tocchetti cinque mele.
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