giovedì 28 giugno 2012

Non c'è peggior sordo

Stamattina, arrivata in ufficio, sono stata salutata da un sibilo fastidiosissimo, tipo allarme di appartamento, che è andato avanti (con mio relativo ed analogo continuo stream di bestemmie) per almeno un quarto d'ora. Finché una collega è entrata nella mia stanza per chiedermi cosa fosse quel rumore.
- Mah, sarà un qualche allarme - ho risposto io (l'inglese ha una parola splendida con cui potrei descrivermi il 95% delle volte: oblivious).
- Guarda che il rumore viene da questa stanza - ha replicato la collega, con un'espressione che chiaramente sottintendeva "ma ci sei o ci fai?"

Ora voi potrete concordare con la collega, ritenendo che sia umanamente impossibile stare per almeno un quarto d'ora in una stanza e non rendersi conto che il rumore fastidiosissimo che sentite viene proprio da quella stessa stanza. Bene, vi garantisco che per me è possibile. Dopo vaste ricerche (non è che il mio ufficio sia la Galleria degli Specchi di Versailles, è che io sono proprio sorda) ho appurato che il sibilo veniva da uno scatolotto sotto la scrivania. Non la mia, quella di una collega che è andata in pensione un paio d'anni fa, e che è tuttora non occupata (non la collega, la scrivania). 

'Sto scatolotto, io non so bene cosa sia; sembra una specie di unità di back-up e non chiedetemi perché fosse acceso (con tanto di spia rossa di allarme, hence il sibilo) dato che non solo la postazione è vuota da un paio d'anni, ma soprattutto non c'è più il PC, e quindi cosa backuppi cosa, mi domando?

In un'azienda normale, nel migliore dei mondi possibili, la cosa da fare sarebbe stata chiamare un tecnico.
Siccome nella mia azienda il tecnico (notare l'articolo determinativo singolare) arriva, se arriva, dopo un paio d'ore come minimo e l'ipotesi di subire il sibilo per altre due ore non mi entusiasmava (per non dire dei miei colleghi), ho agito di forza spegnendo lo scatolotto.
Ho preso come un buon segno il fatto che, dopo di ciò, il mio PC non sia morto. Quando riferirò la cosa al tecnico, ovviamente, lui mi spiegherà che non avrei assolutamente dovuto spegnere lo scatolotto, e che così facendo ho scatenato la guerra termonucleare globale, o l'invasione delle cavallette, o altro consimile evento apocalittico. Ma almeno il sibilo si è fermato.

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