Dovete sapere (no, davvero, DOVETE saperlo, è una cosa vergognosa; credo di averlo anche già scritto qui sul blog, perché mi ha fatto indignare) che noi comuni mortali non possiamo più prelevare liberamente i nostri soldi in banca. Sopra i 2.500 euro ('na miseria) il cassiere è obbligato a chiederci la causale del prelievo.
Norme anti-riciclaggio, dicono.
Difatti nell'ultima mirabolante manovra economica, quella testé approvata, che dovrebbe portarci al pareggio di bilancio entro il 2013 ma che già si sa avrà bisogno di correttivi, oltre a nessun taglio per lo stipendio dei parlamentari (e come ti sbagli), si ventilava anche l'introduzione di un ennesimo scudo fiscale. Per la serie, se hai portato illegalmente miliardi all'estero, evadendo le tasse e di conseguenza facendone pagare di più a me, adesso te li puoi riportare felicemente in Italia, e nessuno ti chiederà mai niente, manco come ti chiami. Se invece io, che sono una lavoratrice dipendente e quindi anche volendo le tasse non riuscirei a evaderle, decido che sono allergica a bancomat/carte di credito e non voglio che i miei acquisti siano tracciati per ragioni di privacy, per prelevare i miei soldi che mi fatico in ufficio otto ore al giorno, devo sudare sette camicie.
In banca mi hanno detto: "Che crede, signora, pure per noi è un disagio, non è piacevole dover spiegare a tutti che non è colpa nostra, ed è imbarazzante chiedere la causale del prelievo, e così e cosà."
Ma gli allevatori hanno montato tutta una protesta sulle quote latte, e i precari della scuola giustamente protestano, e i medici si sono ribellati all'installazione di un sistema informatico per ricette/certificati; perché le banche, che pure i loro bravi strumenti di pressione mediatica/politica li avrebbero, non hanno protestato tutte insieme per il disagio arrecato ai clienti, ché clienti siamo e gli lasciamo i nostri soldi, e ricevendone in cambio interessi pietosi?
E servizi penosi: oggi per prelevare due soldi mi hanno fatto perdere un'ora. Tanto vale chiudere i conti e nascondere i soldi sotto il materasso. Poi dicono che le banche sono in crisi.
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