Vado al lavoro in autobus. Un po' per aneliti ecologico-ambientalisti, un po' per evitare di perdere il senno nella ricerca utopica di un parcheggio in centro.
L'autobus è croce e delizia... delizia, perchè lo stress della guida (e credetemi, dato il traffico, "stress" è un eufemismo) è delegato a un altro. Croce, perchè l'autobus ha orari aleatori, è sempre pieno come un carro bestiame, spesso salta le corse etc.
Nel periodo estivo la situazione migliora, perchè le scuole chiudono e quindi l'autobus si svuota di studenti (clienti fissi e, sia detto per inciso, al 90% abusivi). Inoltre ci sono meno genitori che accompagnano i pargoli a scuola, quindi il traffico è ridotto.
Ne deriva però che gli orari degli autobus diventano - proprio per le mutate condizioni di traffico - ancora più aleatori. Oggi davanti alla mia fermata ne sono passati tre nel giro di dieci minuti (e mi è andata bene, perchè i primi due me li sono visti sfilare sotto il naso e mi ero rassegnata a un'attesa infinita). Inoltre, avendo meno "clienti", gli autisti si ritengono autorizzati a prendersela comoda, "sforando" i già aleatori orari di qualche minuto, per un caffettino o una chiacchiera in più con i colleghi.
Inutile aggiungere che gli autobus sono privi di aria condizionata (anche quelli che nominalmente sono dotati dell'optional). Il che, in una giornata da 34°C, non è poco.
L'autobus è croce e delizia... delizia, perchè lo stress della guida (e credetemi, dato il traffico, "stress" è un eufemismo) è delegato a un altro. Croce, perchè l'autobus ha orari aleatori, è sempre pieno come un carro bestiame, spesso salta le corse etc.
Nel periodo estivo la situazione migliora, perchè le scuole chiudono e quindi l'autobus si svuota di studenti (clienti fissi e, sia detto per inciso, al 90% abusivi). Inoltre ci sono meno genitori che accompagnano i pargoli a scuola, quindi il traffico è ridotto.
Ne deriva però che gli orari degli autobus diventano - proprio per le mutate condizioni di traffico - ancora più aleatori. Oggi davanti alla mia fermata ne sono passati tre nel giro di dieci minuti (e mi è andata bene, perchè i primi due me li sono visti sfilare sotto il naso e mi ero rassegnata a un'attesa infinita). Inoltre, avendo meno "clienti", gli autisti si ritengono autorizzati a prendersela comoda, "sforando" i già aleatori orari di qualche minuto, per un caffettino o una chiacchiera in più con i colleghi.
Inutile aggiungere che gli autobus sono privi di aria condizionata (anche quelli che nominalmente sono dotati dell'optional). Il che, in una giornata da 34°C, non è poco.
Anche qui a Cagliari la situazione è praticamente la stessa! Il caldo la fa da padrona, e aspettare un autobus sotto il sole a 40° non è proprio piacevole. (l'ho fatto anche stamattina)
RispondiEliminaLa situazione poi peggiora notevolmente una volta saliti sul mezzo quando, oltre ad aumentare la temperatura, ci si mette anche l' odore dei mezzi, che all'interno sono quasi sempre sporchi e puzzolenti.
L'unico vantaggio è che, oltre a non inquinare e non creare traffico con la propria automobile, non si deve cercare parcheggio...
L'odore dei mezzi?
RispondiEliminaE l'odore dei passeggeri, allora?
(Ma perchè la gente non si lava...?)
La gente può anche lavarsi, ma se a fine turno i mezzi non vengono puliti, dopo tutte le persone che ci salgono in una giornata (pulite e non) è normale che dopo puzzino...
RispondiEliminaPurtroppo qui succede anche questo. Spero che da voi almeno questo non accada