Ho appena finito di litigare con due colleghi secondo i quali "la Guzzanti è stata volgare, non si possono usare quei termini in una pubblica piazza, te li puoi permettere solo nei tuoi spettacoli, è stato un discorso inopportuno perchè ha prestato il fianco alle critiche e comunque la Guzzanti ha usato un linguaggio indecente".
Sono furibonda! Furibonda che persone intelligenti caschino così nelle trappole del regime. Ovviamente i miei colleghi non hanno seguito la manifestazione, si basano su quanto riferito dai media, infatti quando ho chiesto "ma secondo voi chi ha organizzato la manifestazione?" mi hanno risposto "Di Pietro", e sono rimasti a bocca aperta quando ho replicato "L'ha organizzata Micromega".
E continuano a sostenere che non si può usare un simile linguaggio in pubblico. Ma come, Berlusconi che dà dei coglioni agli Italiani non è volgare, e la Guzzanti sì? E che significa "linguaggio indecente"? Vogliamo tornare all'aurea età del confetto Falqui, quando non si poteva dire nulla di più di "basta la parola"?
Grrrrr.
Sono furibonda! Furibonda che persone intelligenti caschino così nelle trappole del regime. Ovviamente i miei colleghi non hanno seguito la manifestazione, si basano su quanto riferito dai media, infatti quando ho chiesto "ma secondo voi chi ha organizzato la manifestazione?" mi hanno risposto "Di Pietro", e sono rimasti a bocca aperta quando ho replicato "L'ha organizzata Micromega".
E continuano a sostenere che non si può usare un simile linguaggio in pubblico. Ma come, Berlusconi che dà dei coglioni agli Italiani non è volgare, e la Guzzanti sì? E che significa "linguaggio indecente"? Vogliamo tornare all'aurea età del confetto Falqui, quando non si poteva dire nulla di più di "basta la parola"?
Grrrrr.
Ciao Angelica, capisco il tuo sfogo e anche io mi sono fatto un'opinione a riguardo.
RispondiEliminaCredo che la Guzzanti abbia esagerato, non perchè non abbia ragione, ma perchè ha usato dei toni di cui secondo me non c'era bisogno. Baso il mio discorso sul rispetto... avrebbe potuto dire le stesse cose senza usare tutta quella cattiveria (so bene che ha usato la satira, ma forse questa volta un pò oltre le aspettative).
Non voglio difendere il Papa (figuriamoci se lo difendo pure...) ma credo che tutti avrebbero capito ugualmente il concetto anche con espressioni diverse. Guarda Di Pietro... più chiaro di così! Eppure non eccede mai. Ovviamente so bene che lui è un politico, mentre la Guzzanti è una comica, ma ho sempre delle piccole riserve.
Cerco di essere obbiettivo. Io avrei usato parole diverse, ma ognuno, si sa, è unico a suo modo.
Quando ho sentito la Guzzanti non mi sono certo scandalizzato, anzi mi è venuto pure da ridere immaginando il Papa che sentiva quelle parole contro di lui! Ma ho pensato poi che ad ascoltarla c'erano anche tutte le persone che credono nella Chiesa.
Io mi definisco agnostico, non ateo, per cui non nego che possa esistere un Dio, e allo stesso tempo non ho nessun Dio. Più che luogo di culto, vedo la Chiesa come un semplice edificio ma che, nel dubbio dell'esistenza di un'entità superiore (si chiami pure Dio) mi sento di rispettare.
Accetto anche delle critiche, e altre opinioni a riguardo.
Nel mio post di oggi ho parlato proprio di questo. Se ti va passa a trovarmi.
Ciao a presto.
Quindi i non-cattolici, per rispetto ai cattolici, devono astenersi dal fare battute e battutine sul Papa (di fatto, auto-censurarsi).
RispondiEliminaIn compenso i cattolici non sono tenuti a mostrare lo stesso rispetto, tollerando le battute per garantire ai non-cattolici la libertà di pensiero.
Ora vengo a trovarti sul tuo blog... ;-)
Carissima, condivido quanto hai scritto.
RispondiEliminaPurtroppo Berlusconi detiene i mezzi di comunicazione, tutti tranne internet (ed infatti quest'ultimo è un mezzo che utilizza pochissimo perché presuppone confronto, non un monologo). Controlla così l'opinione pubblica, decide quello che dobbiamo sapere dalle TV e dai giornali, ha fornito uno schema di pensiero attraverso anni di bombardamento mediatico di modelli culturali molto bassi.
Non siamo più abituati alla satira.
Nemmeno alla politica non corrotta.
L'importante è che i "pochi" che son rimasti che amano la democrazia e che credono nella sovranità popolare non si arrendano.
Ciao e buon lavoro.
V