Ci sono giorni in cui qualunque piccolezza mi scatena un attacco isterico (e no, non sono quei giorni... beh, non soltanto quelli) e giorni in cui affronto qualsiasi contrarietà con estrema compostezza e un atteggiamento zen.
(A proposito, in regalo a Natale mi piacerebbe ricevere anche un giardino zen. Ora lo aggiungo alla lista, anche se dopo 10 minuti finirebbe rovesciato sul pavimento, dato l'ordine che regna in casa mia e la grazia che contraddistingue le mie movenze. L'istruttrice di aerobica è ridotta alla disperazione).
Oggi, tutto sommato, è un giorno zen anche se ogni tanto mi scopro a digrignare i denti (io somatizzo così). E anche se la direttrice amministrativa mi ha appena telefonato per chiedermi conto e ragione di un budget che non ho mai controllato io (ora però mi dicono che lo devo controllare io. Altri numeri. Meno male che è un giorno zen).
D'altro canto, mi sono arrivati due libri che aspettavo e che non vedo l'ora di leggere, e ho scovato due errori in un libro nuovo che stiamo facendo. E li ho scovati prima che fosse troppo tardi! Questo mi fa sentire ancora più zen.
Se poi la webradio ricominciasse a funzionare, sarebbe meglio ancora.
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