lunedì 21 febbraio 2011

Lettura veloce

Immaginate di amare molto la lettura, e di ritrovarvi in casa tre libri nuovi, mai letti, di cui a stento conoscete l'argomento per quel poco che è svelato dalla quarta di copertina. Cosa fareste?
Ve lo chiedo, perché mi interessa il parere di persone normali. Io, che normale non sono, quando arrivo a impossessarmi di un libro nuovo vengo presa dal panico: devo, DEVO leggerlo SUBITO, senza por tempo in mezzo, senza perdermi in frivolaggini tipo far attenzione allo stile, o a come l'autore banalizza o non banalizza la trama. L'importante è arrivare il prima possibile all'ultima pagina per sapere come va a finire. ("E allora perché non vai subito a leggere l'ultima pagina?" A volte lo faccio. Non a caso odio i finali protratti.)

Perché faccio così? Beh, ci sarà sicuramente un motivo psicologico profondo. Se ne siete capaci, psicanalizzatemi pure. Io mi sono resa conto che, una volta finita la storia, posso tornare indietro e rileggermi il libro con calma, questa volta sì facendo caso allo stile e allo sviluppo della trama, commentando fra me e me "Ah, ecco perché prima aveva inserito questo dettaglio, che bella idea" (Safran Foer) oppure "OK, questa è definitivamente una immensa cagata" (Dan Brown), a seconda dei casi.

Devo conoscere la trama, in tutti i suoi dettagli, per riuscire a godermi la narrazione. Stessa cosa con i film: è raro che io mi metta a vedere un film senza essermi prima informata su quello che racconta (e meno male che c'è Wikipedia). Così non devo prestare attenzione alla vicenda, e posso concentrarmi sulla regia, sulla recitazione, sulla fotografia e chi più ne ha più ne metta. Chiaro che, se il libro alla prima lettura rapida è risultato 'na chiavica, lo abbandono al suo destino senza perderci altro tempo. (Per onestà intellettuale, devo dire che in effetti Il codice Da Vinci l'ho letto due volte, ma la prima in pratica avevo letto solo gli indovinelli, quindi diciamo che l'ho letto una volta e mezzo.)

Dei tre libri nuovi arrivati in casa mia venerdì, due li ho già finiti. (Voto: al primo 4 e mezzo e bocciatura implacabile, al secondo 6 e secondo appello - simpatico lo stile di scrittura, ma quando capisci chi è l'assassino e sei appena a un terzo del libro giallo, c'è qualcosa che non va.)
Voi "normali", invece, come fate?

2 commenti:

  1. Partiamo da una cosa fondamentale: tu hai problemi (chiaramente lo dico col sorriso sulle labbra e senza voler offendere - tra l'altro questa è una frase che uso spessissimo con i miei amici in tono comico quando c'è qualche problema).

    Si capisce che sei una lettrice accanita e per questo "bere" un libro è uno dei tuoi sport preferiti, ma cavolo... non pensi che leggere debba essere anche un piacere? E che piacere è se ti prende l'incontenibile frenesia di dover sapere a tutti i costi come va a finire?

    Voglio farti subito un esempio calzante. Supponiamo che tu sia una sommelier e nella tua cantina vengano recapitate tre nuove bottiglie da una tua cara e lontana amicizia. Assieme a queste, un biglietto recita: "Carissima, brindiamo alla nostra amicizia, ma dopo ricorda di farmi sapere che ne pensi".
    A questo punto che fai? Stappi le bottiglie e te le scoli una dopo l'altra? Ovviamente no... scarti il collo, sfili delicatamente il tappo e procedi ad un primo annusamento. Chiudi gli occhi, la tua mente sta proiettando qualcosa, la vedi, ci sei dentro... poi riapri gli occhi, versi il prezioso liquido nel tuo bicchiere migliore, e continui ad annusare ad occhi chiusi. Infine li riapri, punti il bicchiere in controluce per associare il profumo appena colto a ciò che vedi, per poi chiuderli un'ultima volta e goderti il momento finale con un piccolo sorso. A questo punto il resto viene da sè... ti fai trascinare dai sensi e per qualche secondo non sei più sulla terra. Ripeterai tutto quanto anche con le altre due bottiglie, magari in periodi diversi della giornata o in giorni diversi, per non sovrapporre troppo il tutto.

    Scusa se mi sono dilungato, ma spero di aver reso l'idea. Preciso che non sono un amante del vino (preferisco solo quelli dolci), ma credo di capire cosa possano provare quelli più appassionati ed esperti di mè.

    Ricapitolando, goditi i tuoi libri senza fretta, lasciati trascinare dalle sensazioni che essi riescono ad evocarti. Prendi tutto il tempo che ti serve, vivi il momento con tranquillità e sono sicuro che in una sola lettura riuscirai a cogliere benissimo sia l'aspetto del racconto, che quello dei "segni particolari" voluti dall'autore. Del resto non credo che chi scrive un libro lo faccia pensando che il suo lettore lo leggerà una prima volta in tutta fretta, per poi riprenderlo con calma. Vorrà sicuramente trascinare chi volta le sue pagine in una esperienza coinvolgente ed inedita di "prima mano", e, per questo, ancor più emozionante.

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  2. Caro Alessandro, altroché se ho problemi! ;)
    Questo in particolare, comunque, forse va un tantinello ridimensionato: ieri ho iniziato il terzo libro, e non sono andata oltre la terza pagina. Sarà perché questo è scritto decentemente; uno su tre, non male come media statistica...

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