Quello che ucciderà prossimamente l'Italia non è la malapolitica (che pure ci mette del suo): è la burocrazia bizantina ed elefantiaca, che dalla Pubblica Amministrazione ha contagiato ormai anche la Privata Impresa.
Uno dei miei film preferiti è Apollo 13. La vicenda è nota (vi linko Wikipedia, servisse un ripassino): gli astronauti sono in difficoltà, e da terra (anzi, da Terra) devono inventare un modo per arrangiarsi e farli tornare indietro, possibilmente vivi. Bene, una volta accroccato l'accroccabile, da Houston contattano gli astronauti e non dicono "Vi spieghiamo cosa dovete fare": no, dicono "Abbiamo una nuova procedura per voi".
Il fatto è che gli americani vivono di procedure; qualcuno, se non ricordo male (ciao, zio), ha detto che non riescono nemmeno ad andare in bagno senza la procedura apposita. Però le procedure sono intese nel senso letterale del termine, sono qualcosa che ti spiega passo passo cosa devi fare, sono (almeno nella stragrande maggioranza dei casi) qualcosa di pratico e pragmatico che ti aiuta, non che ti intralcia.
In Italia, invece, quando qualcuno si appella alla "procedura", tanto vale buttarsi a mare. Dovevo restituire un modem noleggiato; semplicemente restituirlo, senza fare reclami, senza chiedere rimborsi: riportarlo al negozio e lasciarlo lì, e grazie tante.
C'è voluta una vita e 3/4, più copia del mio documento d'identità, più copia della raccomandata che avevo già mandato al gestore di telefonia per disdire la linea (che era già stata disdetta, con numero di telefono già riassegnato a terzi, il che ha comportato il ricorso a una seconda e diversa procedura), più un paio di codici fiscali, più bestemmie assortite, del malcapitato operatore e mie.
Nessun commento:
Posta un commento
Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.