E così sono andata al sit-in in difesa della Costituzione. A Bari eravamo una cinquantina di persone. Si conoscevano già quasi tutti, a quanto ho capito in gran parte erano andati insieme alla manifestazione del 5 dicembre.
Pochissime le facce nuove. E questo mi ha preoccupato, o meglio ha confermato la mia preoccupazione quanto ad abilità organizzativa. A Parma erano più di 1.000, il più grande corteo mai visto in città; i quotidiani locali hanno parlato del sit-in per giorni e giorni prima di sabato, così anche chi non frequenta la Rete ha avuto modo di informarsi e decidere di partecipare.
Uno dei presenti a Bari lamentava l'assenza di giornalisti e media in genere. Avrei voluto chiedere (ma non l'ho fatto perchè non mi pareva il momento adatto, e poi anche io mi stanco di fare sempre polemica) se gli organizzatori avevano inviato almeno uno straccio di comunicato stampa alla stampa; altrimenti come dovevano fare i giornalisti a sapere che c'era il sit-in?
Che poi, anche su Facebook fino all'ultimo minuto venivano dati due luoghi e tre orari di raduno diversi.
E al sit-in nessun discorso, a parte quello del politico opportunista di turno, che di tutto ha parlato, tranne che della Costituzione, senza che nessuno osasse chiedergli di tornare a bomba.
Insomma, ci sono rimasta male. Non ho la minima esperienza nell'organizzazione di eventi, ma la prossima volta mi darò da fare io.
Brava!
RispondiEliminaGrazie. Mi serviva una pacca sulla spalla, mi sento molto sfiduciata: proprio non riusciamo a cambiare le cose... :(
RispondiEliminaanch'io sono andata al sit-in in difesa della Costituzione a Milano e sono rimasta male per quante poche persone ci fossero... una città come Milano! Possibile che la gente non capisca l'importanza di difendere la legalità?
RispondiEliminaSOno un pò avvilita.
Io mi ostino a pensare che con un po' più di pubblicità sui giornali, qualche altro partecipante lo avremmo racimolato...
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