Oggi sul suo blog (che è ormai una mia lettura quotidiana) Beppe Grillo pubblica un post sull'assillo dei volantini pubblicitari. Quelli che ti riempiono la cassetta della posta fino ad intasarla del tutto, dopo di che fai un bel fascio di carta e butti via, ovviamente, anche la bolletta del telefono che era finita lì in mezzo.
Non per andare controcorrente, ma a me PIACE - e molto - ricevere cataloghi, volantini etc. Mi diverto un mondo a sfogliarli, specie la domenica mattina, quando me ne sto in pigiama sul divano a impigrire...
Poi faccio il raffronto dei prezzi, mi entusiasmo ("Toh guarda, il detersivo Pinco a solo 2 euro e 45!") e a quel punto parto in "missione scorta" accaparrandomi litri su litri di olio, o scatole su scatole di corn flakes, per lo sconcerto delle mie sorelle.
Nel mio condominio abbiamo risolto il problema "intasamento cassette postali" sistemando un capiente contenitore sul cancello d'ingresso. I ragazzi che passano a distribuire i volantini (di solito ragazzi malpagati a fronte dell'obbligo di "smaltire" tot chili di volantini in tot ore: ecco, così ho fatto pure la critica sociale e per oggi posso dirmi soddisfatta) depositano il loro carico e se ne vanno. Contenti loro, e contenti noi. Chi vuole il volantino lo prende, chi non lo vuole lo lascia lì.
Inutile dire che io li prendo TUTTI (non ero tanto assidua neanche nella raccolta delle figurine di Heidi), li raccatto anche lungo la strada, li scambio con gli amici e se non mi arrivano vado persino a protestare!
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