In questo nuovo post volevo lasciar perdere la politica (tanto per cambiare), gli scenari mondiali e le notizie assurde/apocalittiche che amo, perchè mi permettono di scatenarmi in accessi di indignazione virtuosa. Mi sono detta: parliamo un po' di me.
Il buio. Non mi è venuto in mente assolutamente niente che fosse degno di essere scritto (anche in un blog da zero commenti come questo).
Forse dovrei pensare che la mia vita sia insignificante. Però non lo penso. E' vero, non mi sta succedendo niente di eclatante, fuori da un ordinario tran-tran (che so, storie d'amore travolgenti, epiche battaglie di principio, aneddoti esilaranti...); eppure in questo periodo mi sento soddisfatta e - occhio che sto per usare una parola forte - fiera di me stessa. Per come sto gestendo tante situazioni piccole, insignificanti (appunto) se vogliamo, ma che sono comunque la mia vita e che mi porto dietro, tentando di risolverle al meglio, giorno dopo giorno.
Mi accorgo che sto scadendo in uno di quegli accessi meditativo-filosofici che proliferano sui blog e che mi danno un gran fastidio, e quindi la chiudo qui. Però devo dire che è proprio una bella sensazione essere soddisfatti di sé - al di là della costante quotidiana alternanza di vittorie/sconfitte/pareggi con la vita stessa, il mio bilancio lo sento in attivo. Non mi pare poco.
Non è poco, non è comune ed è impagabile!
RispondiEliminaUn abbraccio
Per tutto il resto c'è Mastercard ;-P
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