A tutti capita di trovarsi di fronte a bivii, a dover fare scelte che cambiano la vita. E' capitato anche a me, e in certi casi questi bivii sono anche riuscita a riconoscerli prima di imboccare l'una o l'altra strada.
Più spesso, almeno nella mia esperienza, si è in grado di riconoscere una scelta "fatale" solo dopo un po' di tempo; solo dopo un po' di tempo, dopo anni può darsi, si è in grado di valutare il potenziale esplosivo di una decisione presa magari d'impulso, o con leggerezza. Scattano allora riflessioni che sanno tanto di rimpianto: "Se avessi fatto questo... Se avessi detto quest'altro..."
Per carattere non amo i pianti sul latte versato: medito sulle mie decisioni, sulle mie azioni e sui miei sbagli non per versare lacrime o recriminare, ma per migliorare; guardo il passato, ma in funzione del futuro (bella frase fatta, eh?).
Eppure, a volte può essere divertente ed educativo fare un po' di storia con i "se". La storia individuale, quella di ognuno di noi; la Storia con la S maiuscola, la Storia mondiale: la Storia di tutti noi.
Qui, a mio giudizio, se ne trova un ottimo esempio (ringrazio Melanzina per la preziosa segnalazione).
People should read this.
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