martedì 17 gennaio 2012

Ci son due coccodrilli

Undici morti (al momento) in un naufragio sulle coste del mar Tirreno, nell'anno di grazia 2012, sono una tragedia dell'assurdo che dovrebbe spingere tutti a riflettere. In silenzio. Ad esempio sul fatto che tutto è accaduto, pare, in pratica per fare e farsi pubblicità. O sul fatto che, sempre sulle nostre coste, naufragano e muoiono centinaia di migranti ogni anno (e quelli che non muoiono sono detenuti in centri "d'accoglienza" miserrimi). O sul fatto che è facile scagliarsi contro il codardo di turno, quando non si ha mai avuto la sfortuna di trovarsi in condizioni di emergenza (che poi Schettino dovesse come minimo rimanere a bordo, non ci piove).

Ovviamente, i media tutto fanno tranne che silenzio, e nella gara a chi attira di più l'attenzione sparano delle corbellerie inaudite. Tipo l'ultima, che ho letto or ora su Repubblica.it, circa la presenza a bordo di "nipoti di una vittima del Titanic" (questo il link in homepage, mi rifiuto di cliccarci sopra per approfondire).
Se per questo, a bordo quasi certamente c'erano anche i discendenti dei passeggeri dell'Arca di Noé. Buffoni.

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