Venerdì in trasferta lavorativa a Roma. Al ritorno, per andare in aeroporto passo da Fori imperiali e Colosseo. E già questo vale il viaggio.
Venerdì vicino al Quirinale c'erano gli scozzesi. Poi ho capito perché, per via della partita di rugby (l'abbiamo pure vinta, evviva).
Sul mio aereo, invece, c'era tutta una comitiva di monaci buddhisti. E io mi chiedevo: "Che ci verranno mai a fare, a Bari, i monaci buddhisti?" Mi chiedo sempre che cosa ci venga a fare, a Bari, la gente. (Poi ho capito perché, a Bari c'era una manifestazione per il rispetto dei diritti umani, e i monaci buddhisti c'entravano eccome.)
Quando l'aereo ha decollato (è decollato?) era ancora giorno, ho visto Fiumicino e tutta la costa, e l'acqua scura dei fiumi che si gettava in mare.
E all'atterraggio ho visto tutta Bari dall'alto, dallo stadio al faro. Mi sono innamorata della mia città, vedendola dall'alto.
(Però mi chiedo lo stesso che cosa ci venga a fare, a Bari, la gente. Sarà perché la vedo anche dal basso.)
Per quanto immensamente semplici e poco soggette a stupore, le tue "congiunture" sono sempre infinitamente piacevoli... perchè mi fanno capire quanto è bella la semplicità delle cose. Ecco perchè ti seguo.
RispondiEliminaSarà l'incipiente vecchiaia che fa tornare bambini, ma sto sviluppando una grande capacità di stupirmi piacevolmente della banalità delle cose.
RispondiElimina