Che bellezza, è venerdì. Mi aspetta il weekend, bello o brutto che sia, ancora appiedata e senza internet, ma sempre weekend.
Ieri, del tutto inaspettatamente, ho finito prima di lavorare. Per tutto il giorno non avevo fatto che pensare a quella riunione pomeridiana che, prevedevo, si sarebbe protratta fino a sera: e invece zac! è finita quasi prima di cominciare. Così sono arrivata a casa prestissimo e ho potuto fare un sacco di cose a ritmo rilassato, invece di scapicollarmi come mio solito.
Peraltro mi sono resa conto che, anche avendo molto tempo a disposizione, faccio sempre tutto a rotta di collo, come se fossi obbligata a finire i miei compiti il prima possibile. Retaggio di trauma infantile, secondo voi?
Comunque questa faccenda della riunione anzitempo finita mi ha illuminato. Non è utile stare troppo a preoccuparsi del futuro, dato che - essendo futuro - non possiamo sapere che cosa succederà.
(Tengo a precisare che comunque per la riunione mi ero preparata al meglio, recuperando documenti, studiandomeli etc.)
Forse nel blog ho già citato una fantastica vignetta dei Peanuts, in cui un compagno di classe racconta a Piperita Patty di come per settimane si sia preoccupato per un compito e che alla fine ha avuto un altissimo voto, concludendo: "Ho sprecato una buona preoccupazione!"
Morale: devo leggere più spesso i Peanuts.
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