mercoledì 7 ottobre 2009

Una giornata tipica

Già avevo il mal di testa, e oggi hanno fatto di tutto, in ufficio, per farlo aumentare.
  1. Dopo mesi e mesi e vari solleciti ho avuto risposta da una grande azienda americana, che mi ha indicato un referente a cui rivolgere le mie richieste (in English, of course). Cosa che ho fatto; e il referente mi ha risposto, dicendomi che il referente non è più lui, ma un altro. A cui ho scritto (in English again, of course) ripetendo le mie domande; e lui mi ha risposto proponendomi una conference call per lunedì prossimo, alle 10 a.m. (ora di NY). Io leggo senza problemi l'inglese, lo scrivo passabilmente (avendo qualche giorno di tempo...), lo parlo maluccio, non lo capisco assolutamente quando mi parlano. Soprattutto in americano. Help me.
  2. Una collega che ha ricevuto p.c. tutto il carteggio di cui al punto 1 mi ha fermato in corridoio, mentre ero in tutt'altra faccenda affaccendata, per chiedermi di spiegarle il carteggio. Che era (vedi sempre il punto 1) solo e sempre la stessa mail, ripetuta per 3 volte e inviata a 3 referenti diversi.
  3. Il capo della collega mi ha fermato di nuovo, sempre nello stesso corridoio, per dirmi che secondo lui una delle 10 domande che facevo nella mail (in English) era "irrilevante". Con tutta la pazienza lasciatami dal mal di testa, ho aspettato che finisse di parlare per fargli notare che mesi fa avevo mandato a lui quelle domande, prima di spedirle agli americani, per chiedergli che cosa ne pensasse, e non mi aveva neanche risposto. Sua replica: "Questo non me lo ricordo; comunque secondo me quella domanda è irrilevante".
  4. Dalla sede di Roma, mi chiama un'altra collega a cui, su indicazioni di una dirigente, avevo chiesto notizie di un progetto. La collega mi dice che responsabile del progetto è proprio quella dirigente (che a me aveva detto di non saperne nulla), e si lamenta di essere stata interpellata inutilmente. Perché lo dice a me? Ovvio: io non sono una dirigente.
  5. Sempre la stessa collega mi tiene 10 minuti al telefono per dirmi come e qualmente un sacco di mattoidi inondino la sua mail di progetti editoriali bislacchi (il tutto per chiedermi di modificare la pagina dei Contatti sul sito web aziendale).
  6. Infine (si fa per dire, ma il post è già troppo lungo) mi avvisano che una collega di Roma mi sta cercando per mare, per terra e per cielo; quando la chiamo, mi chiede di richiamarla in presenza della mia dirigente (è giornata di conference call); recupero la dirigente, chiamiamo la collega romana, e lei ci legge in viva voce la mail che ci manderà non appena posata la cornetta.
Tremo al pensiero di quello che succederà domani.

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