In coda alla cassa del supermarket. Direte: ma sempre in coda al supermarket stai? Certo che no, ma non vorrei mettervi in imbarazzo con le mie mirabolanti avventure tra spie internazionali e ricerche della Pietra Verde, lasciandovi mesti e invidiosi a riflettere sulla banalità delle vostre inutili vite. Quindi torniamo alla cassa del supermarket.
Davanti a me, una signora con pargoli al seguito. Il bambino (6-7 anni direi) fa i capricci, vuole le caramelle e frigna. La mamma gli dice di no, e lui frigna ancora più forte. La cassiera, per farlo smettere, gli regala una pallina. Il frignante smette di frignare e comincia a saltellare in giro con mille gridolini forse ancora più irritanti dei capricci di prima.
Intanto la sorella (circa 10 anni) porge alla cassiera la tessera punti. La cassiera, perplessa, guarda me che sono subito dietro, e mi fa: "Ah, ma non è tua figlia?"
Ecco, considerando che la madre era ancora nei paraggi, diciamo che potevo uscirmene con qualcosa di un po' più discreto e diplomatico di un inorridito "Noooooooooo!"
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