Tanto per cambiare, ho sonno. Forse è per via del tempo: il cielo è una coperta uniforme e minacciosa di nuvole color lavagna (proprio oggi che volevo andare a fare shopping...).
O forse è perché ieri sono rimasta sveglia oltre la mezzanotte, con gli occhi che mi si chiudevano, per riuscire a tutti i costi a leggere un racconto giallo che avevo già letto un paio di volte, ma che mi piace. E quindi dovevo rileggerlo. A mezzanotte. Non potevo aspettare? No, non potevo.
Se non altro, non sono l'unica a sentirmi fuori fase. Stamattina ho aperto il pensile sopra il lavello, e la scatola della pellicola trasparente ha tentato il suicidio buttandosi di sotto. Per fortuna i miei riflessi fulminei - nonostante il sonno - mi hanno permesso di evitarla con un atletico zompo all'indietro.
Appena fuori casa, tutto sembra girare a meraviglia. Con questo caldo africano, il mio ibisco sta dando vita a una produzione industriale di fiori. Beato lui che è iperattivo.
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