Ho letto da qualche parte (non ne sono certa, ma credo che fosse Jurassic Park) che le tecnologie acquisite senza sforzo e studio sono sempre pericolose, perchè è più facile perderne il controllo.
Prendiamo la televisione. Non si deve imparare a guardare la televisione: tutt'al più qualche telecomando particolarmente avveniristico può essere complicato da usare. Tutti sono capaci di guardare la televisione.
A leggere, invece, bisogna imparare. Fino a poco tempo fa la lettura (e la scrittura) erano tecnologie estremamente elitarie. Non tutti erano in grado di leggere un giornale, per dire: e ne derivava, di logica conseguenza, che chi era capace di leggerlo e lo leggeva si aspettava di trovarvi testi degni della propria alta padronanza. Mica gossip sui tronisti della De Filippi.
Quando sono comparsi i primi computer, bisognava studiare - e parecchio - per imparare a usarli; c'era tutto un linguaggio in cui impratichirsi. Mi ricordo che a scuola ci diedero anche i primissimi rudimenti di Basic, e ci insegnarono a scrivere semplici programmini (manco dirlo, era una scuola privata).
Poi è arrivata la Microsoft. E tutti all'improvviso si sono sentiti, di fatto e di diritto, informatici.
Così succede che i documenti Word scompaiono (errata procedura di salvataggio), che le mail arrivano senza allegati, che Internet è vista con estrema diffidenza perchè "non si trova mai niente di quello che serve" (errata impostazione dei criteri di ricerca) oppure "ci sono solo notizie non controllate, ergo inaffidabili".
Ma se il Web si è riempito di analfabeti di ritorno, che aprono blog su blog e siti su siti quando avrebbero paura (e giustamente) a prendere in mano una penna per scrivere un libro, beh questa mica è colpa del Web.
Semmai è colpa di Bill Gates.
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