Leggendo il giornale, oggi, ho avuto una premonizione su quella che potrebbe essere la mia fine: sepolta sotto una montagna di vestiti, uccisa dal troppo shopping.
E' pur vero che siamo in periodo di saldi, anche se le cose belle e di qualità scarseggiano (maglioni di "puro" acrilico offerti a 40 euro, per me se li tenessero pure!) e per trovare roba decente devo fare veri e propri scavi rispolverando i miei trascorsi archeologici.
E' pur vero che siamo in periodo di saldi, anche se le cose belle e di qualità scarseggiano (maglioni di "puro" acrilico offerti a 40 euro, per me se li tenessero pure!) e per trovare roba decente devo fare veri e propri scavi rispolverando i miei trascorsi archeologici.
Seriamente: ricordo che quando ero piccola, e fino all'adolescenza, quando andavo a far spese con la mia mamma le commesse si affrettavano a sottolineare la composizione delle stoffe, dicendo "pura lana signora!" oppure "qui c'è anche cachemire/angora/montone tibetano". Ora invece, quando chiedo la composizione, le commesse mi guardano basite: "cos'è che va cercando questa qui?!"
Ora, io vorrei un paio di pantaloni di lana, neri. E' proprio così difficile?
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