mercoledì 19 novembre 2008

Differita

Tra l'autocensura galoppante e la maggiore velocità della Rete, i media tradizionali sembrano sempre più desolatamente in ritardo. Solo adesso Repubblica si accorge (o finge di accorgersi?) del tristissimo episodio di qualche giorno fa, peraltro già notato da Striscia la Notizia, in cui un esponente del PD "suggeriva" la risposta giusta a un collega del PdL.
Vittima della circostanca, che ve lo dico a fare, il terzo incomodo: IdV.

Esplode il caso politico e la domanda che sorge a questo punto spontanea è: cosa vorranno nascondere con questo ennesimo polverone?

11 commenti:

  1. Wow! Abbiamo la Grande Nube di Magellano al posto di Van Gogh.
    Bella! Peró van Gogh.....

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  2. Non ti piace? Beh siamo sempre in tempo a tornare indietro ;-)
    Sono in vena di esperimenti in HTML...

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  3. Mi piace la nebulosa, ma la foto é un sogno guardando la realtà, van Gogh é un sogno guardando un sogno.
    Sapevi che la Notte Stellata é la “riproduzione” abbastanza esatta del cielo provenzale?, a quasi tutte le stelle si può dare un nome e le loro posizioni sono relativamente corrette. Relativamente alla pazzia geniale di Vincent.
    Ma ho visto che hai già cambiato. Stai attenta però, il nuovo fondo é pesantissimo (450 KB); i possessori di connessioni lente non ti ameranno più come una volta.

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  4. Grazie mille dei preziosi suggerimenti Salazar, smanetto un po' ma ho grossi limiti... a questo fatto del peso del background non avevo pensato. Ora ci lavoro...

    PS: sapevo di van Gogh, ma pensavo che la faccenda si riferisse a un'altra notte stellata, quella di Rouen. E tu sapevi che la stessa cosa vale per l'Urlo di Munch? Probabilmente si ispira all'esplosione del Krakatoa (piccola parentesi Quark)

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  5. Angelica!! Rouen? Mi hai fatto venire dei dubbi e perdere un’ora sul web rincorrendo van Gogh. Ma, sai una cosa?: mi piace perdere un’ora sul web rincorrendo van Gogh.
    La tua The Starry Night é quella del Moma, ed é quella a cui mi riferivo parlando della posizione delle stelle. Fra l’altro l’ho vista: é giusto all’inizio di un’ala del museo, come entri te la ritrovi davanti – in mezzo alla galleria – e ti lascia veramente senza fiato.
    Non ho capito a cosa ti riferivi dicendo quella di Rouen. Forse a “Starry Night Over the Rhone”: anche su quella la posizione delle stelle é riconoscibile, ma la tela é meno eclatante della Starry Night.
    Mi riprometto di rincorrere anche Munch: adesso é ora di guadagnarsi il pane. Purtroppo, oltre alla vita digitale, ne ho anche una analogica.

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  6. Hai ragione Salazar, anche io ero di corsa e rubavo tempo al lavoro, così mi sono confisa: nnon intendevo Rouen, ma il fiume Rhone.
    Attendo i risultati della tua corsa verso il Krakatoa :-)

    PS: ho cercato un'immagine di background più leggera, ma meglio di così non mi riesce di fare!

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  7. Ti dirò, a me sta storia è talmente schifosa che mi intriga un casino: chi c'è dietro Villari? Latorre e quindi Dalema? La Spectre? Il papa? Berlusconi? Ai posteri l'ardua sentenza...

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  8. Sì Russo, sono d'accordo con te, e comincio a pensare che i maneggi di D'Alema siano ancora più contorti di quanto pensassimo, posto che Villari ancora non si dimette nonostante il "permesso" di Berlusconi...

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  9. 275 KB, un bel passo avanti. Adesso carica bene (prima Firefox faceva una specie di blurp digestivo) ma io ho una connessione veloce.
    Ho ricompattato il jpeg al 50% (150KB) senza perdite significative di qualità. Lo fai in due minuti con un qualsiasi programma di grafica.
    Per rimanere in tema con il post: Villari per farlo andare via da li dovranno abbatterlo come si fa con i cavalli.
    Krakatoa dopo. Fretta, fretta, analogico, analogico.....

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  10. Bene, e come si ricompatta il JPG?

    A proposito di Villari, e se avesse deciso di fregare contemporaneamente Berlusconi e D'Alema installando il suo deretano in permanenza sulla poltrona che gli è graziosamente pervenuta? Se è davvero così, quest'uomo diventa il mio mito.

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  11. Bene, e come si ricompatta il JPG?
    Ahi, ahi, cosa sai di Photoshop o simili?

    Krakatoa?! Ringrazio, questa non la sapevo.
    Ma ho dei dubbi. Primo: Munch avrebbe inserito questo super tramonto di polveri asiatiche nella tagliata del Grido (o “Gridi” perché ne esistono almeno sette versioni) dieci anni dopo averlo visto. Molto tempo e molto strano.
    Secondo: Munch beveva come una spugna e credo si facesse con di tutto e di più, non aveva problemi a provocarsi le visioni da solo. E ancora, rifuggiva dal riportare la natura cosi com’era, senza “filtro” umano; lui stesso dichiarò che l’arte non é imitazione della natura ma lavoro dell’uomo.
    Terzo: a cavallo del periodo “tramonti Krakatoa” Munch era a Parigi, dove ha visto i lavori di Gauguin e van Gogh, e ne é stato influenzato.
    Guarda le onde di luce nel cielo della tua Starry Night e confrontale con il cielo di The Scream. Noti nulla?
    D’altronde la descrizione che Munch scrive nel suo diario del “momento” di The Scream sembra avaliare la tesi Krakatoa: I was walking down the road with two friends when the sun set; suddenly, the sky turned as red as blood. I stopped and leaned against the fence, feeling unspeakably tired. Tongues of fire and blood stretched over the bluish black fjord. My friends went on walking, while I lagged behind, shivering with fear. Then I heard the enormous, infinite scream of nature.
    Sembra, ma potrebbe benissimo essere stato un tramonto normale trasformato dal pessimismo cosmico di Munch.
    Ti dirò, The Scream é certamente una pietra miliare dell’arte, ma é anche troppo conosciuto, tanto da lasciare eccessivamente in ombra gli altri – bellissimi – lavori di Munch. A me piacciono i nudi, rari, perché il padre ultra bigotto glieli faceva a pezzi e li buttava fuori dalla finestra. Eppoi quell’incredibile Madonna con le tette al vento, che più che altro sembra una squillo di lusso.
    Per la serie “cose esatte dove meno te le aspetti” continuo con un vecchio quadretto chiamato “La Primavera” dipinto da un certo Sandro Botticelli: nel quadro ci sono 190 tipi di fiori o piante, esattamente e meticolosamente disegnati, 130 sono stati riconosciuti e catalogati da vari botanici, gli altri 60... i botanici ci stanno ancora lavorando.

    Tema del post: niente deretano su sedia per Villari. Vedrai che in due giorni lo hanno abbattuto, o solo ferrato, strigliato e rimesso nella stalla. Ma comunque fuori dalle scatole.

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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