mercoledì 13 febbraio 2013

Non è un paese per vecchi

Seguitemi con un po' di pazienza, perché questo post parte con un aneddoto se vogliamo irrilevante, ma ne trae una lezione significativa (almeno, questa è l'intenzione).

Ordunque, per seguire più dappresso le vicende del suo telefilm preferito, la sottoscritta si è iscritta a Tumblr.  Se conoscete Tumblr, saprete che vi permette di aprire uno o più blog, seguirne degli altri e visualizzare tutti i post vostri e dei vostri 'following' in una stessa schermata (o dashboard). Un po' come Twitter, per quel che posso capirne, ma senza il vincolo dei 140 caratteri. I post di Tumblr, infatti, possono contenere testo, link, immagini, video, audio e chi più ne ha...

Tutto questo spiegone (peraltro quasi certamente poco corretto, ma se volete approfondire c'è sempre Google) per arrivare al fatto: stamattina ho aperto la mia dashboard scoprendo che alcune immagini non si vedevano. Non tutte le immagini, ma un buon 50-60%.

Ho aspettato con pazienza che la situazione si risistemasse, ho disattivato qualche plug-in di Chrome nel caso fossero quelli a creare problemi, poi ho scritto un paio di mail al supporto tecnico di Tumblr e in attesa della risposta ho avuto l'idea geniale di verificare le URL delle immagini 'rotte'. Così ho scoperto che facevano tutte riferimento allo stesso server, e quando ho provato a digitare il solo indirizzo della root, sorpresa sorpresa! E' comparsa una schermata piena di loghi: della Repubblica italiana, della polizia postale e non so più che altro. E c'era pure una enorme scritta in rosso, che diceva grosso modo "Questo server è stato bloccato perché conservava materiale pedopornografico".

(Ho fatto un grave errore: non ho salvato uno screenshot del messaggio, che ora è sparito)

A questo punto ho avuto una seconda idea geniale, mi sono cioè fiondata su Twitter e là, in mezzo a torme di tweet di ragazzine fan degli One Direction (e non negherò il mio imbarazzo nel trovarmi, quarantenne e buona, in tale compagnia), ho trovato le istruzioni per riconfigurare i DNS e ripristinare le immagini perdute.

Ed ecco la morale: per un manipolo di teenager è stata cosa da niente bypassare un blocco della polizia postale. Chi dirige questo paese è vecchio, non sa usare le risorse che possiede e spesso non sa neanche di possedere delle risorse, figuriamoci usarle.

(E adesso vado a cercare qualche notizia in più su questo blocco e su chi ha denunciato Tumblr)

4 commenti:

  1. http://media.tumblr.com/96c524e5e6fc922a73bf2e0d3971d643/tumblr_inline_mi5vuqljgf1qz4rgp.png

    la schermata che volevi!

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    Risposte
    1. Ma grazie! è proprio lei
      Sto cercando, ma non trovo menzioni di 'sto fatto in Rete (a parte le già dette ragazzine che stanno sbroccando su Twitter) e mi pare incredibile... Certo che, quando si viene a Internet, noi qua stiamo proprio alla periferia dell'Impero... Non ci si fila nessuno

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    2. Perché ormai tutti usano dns alternativi e in pochissimi se ne sono accorti. E comunque, bloccare l'intero server di un social network perché qualcuno l'ha usato per infrangere la legge è logico più o meno quanto andare dal medico con un dito rotto e vedersi amputato tutto il braccio. È bello sapere che la polizia postale sa fare il proprio mestiere. La prossima volta che trovano qualcuno con delle foto pedopornografiche sul cellulare, come minimo bandiscono l'uso dei telefonini dall suolo italiano.

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    3. Ma infatti è una cosa che non ha senso, tra l'altro vista la spiega (grazie!) immagino che i pedopornografi si siano fatti una bella risata, e che le uniche a subire qualche disagio siano state le fan degli One Direction (oltre ovviamente a me, unica idiota a non aver reimpostato prima i DNS)

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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