giovedì 14 febbraio 2013

Forzatori del blocco

Aggiorno la situazione. Tumblr è di nuovo fungibile al 100%, almeno per il momento: quindi parrebbe che il blocco sul server, dovuto a presunta detenzione di immagini pedopornografiche e ancora attivo questa mattina presto, sia stato rimosso.

Per quanto non è dato saperlo, dato che se ben capisco il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete (che ha avviato la procedura) non dispone di proprio sito web (e già questo è emblematico), e men che meno di recapiti di contatto (idem), ma solo di questa poco utile paginetta dove si legge fra l'altro:
Per ciò che concerne i siti pedopornografici, la legge istitutiva individua nel Centro il punto di raccordo per la trattazione delle segnalazioni, provenienti sia da altre Forze di Polizia anche straniere, sia da cittadini, da Associazioni di volontariato e da Provider.
Da tutta questa attività il Centro provvede a ricavare l'elenco dei siti pedopornografici della Rete, la c.d. "black list", che viene fornito agli "Internet Service Provider" perché ne venga inibita la navigazione, attraverso sistemi tecnici di filtraggio.
Se navigando ci si imbatte, anche involontariamente, in uno di questi siti interdetti appare un'apposita "stop page" , pagina di blocco, contenente l'avviso di interdizione.
Insomma, qualcuno (non è dato sapere chi) ha segnalato qualcosa (non è dato sapere cosa) su un server, e la Polizia ha provveduto a bloccare l'intero server. Così, tanto per andare sul sicuro. Che poi sicuro non è per niente, dato che immediatamente si sono diffuse le istruzioni per cambiare DNS o mascherare l'indirizzo IP (in modo da "non sembrare italiani") e riuscire così ad accedere ai contenuti bloccati.

Ora il blocco è sparito così come era apparso, cioè senza un perché. Ma io, da utente di siti "tranquillissimi", questo perché vorrei saperlo. Se il "sequestro" (o quel che è) non aveva fondamento, e così pare visto che è durato circa 24 ore, su che basi è stato disposto? Sul principio del "prevenire è meglio che curare"? E se invece aveva - purtroppo - fondamento, come mai è durato così poco? Forse tutte le immagini incriminate sono state già rintracciate e rimosse? Possibile, in sole 24 ore?

E che diamine di segnalazione è stata fatta, per bloccare un intero server di una piattaforma internazionale?

Nessun commento:

Posta un commento

Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.