Ora che finalmente Eluana è libera e in attesa degli inevitabili quanto assurdi strascichi alla sua morte, farei una riflessione su come i mass media hanno trattato la vicenda, sciacallando oltre ogni dire.
Per esempio ancora questa mattina, alla radio, si parlava del "decreto salva-Eluana".
Alla faccia dell'obiettività giornalistica! Parlare di "decreto per ripristinare l'alimentazione artificiale" pareva troppo difficile, e forse in effetti lo è per un pubblico a sua volta nutrito artificialmente da reality show, quiz idioti e marie de filippi diffuse.
Onore a Beppino Englaro non solo per il coraggio e la dignità dimostrati in ogni istante del suo lungo dolore, ma anche per averci definitivamente provato che l'informazione è marcia e la politica pensa solo al proprio tornaconto, pronte entrambe a calpestare ogni legge, ogni diritto, ogni morale.
E chi non lo vede, non vuole vedere.
vedo che siamo in piena sintonia...
RispondiEliminaNon so dire quanto sono schifata, davvero.
RispondiEliminaschifata? e allora che dire del commento pubblicato su l'avvenire di oggi che di papà Englaro dice che è stato "pubblico ministero, giudice e boia"?
RispondiEliminaDirei questo: "Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati." (Vangelo secondo Matteo, 7, 1-2)
RispondiElimina