venerdì 20 febbraio 2009

Cattivi maestri

Ieri sera, accesa discussione con l'amore mio, scatenata da questa notizia (vedi anche qui) e a proposito di crocifissi, Stato laico e insegnamento di religione nelle scuole.

Io sostengo che una Scuola statale in uno Stato laico non deve esporre simboli religiosi nelle aule. L'amore mio sostiene che il crocifisso fa parte delle tradizioni culturali italiane e in quanto tale può e deve essere esposto nelle aule.

Io sostengo che tutti i cittadini hanno pari dignità e diritti, e che quindi accanto al crocifisso andrebbero messi i simboli di tutte le altre religioni. Perchè se un bambino italiano cattolico ha diritto a una lezione di religione cattolica, allora un bambino italiano buddista ha diritto a una lezione di buddismo, etc. etc.
L'amore mio è d'accordo anche se insiste nella difesa dell'identità culturale italiana. Io ribatto: difesa dell'identità culturale OK, ma ammettiamo che questa identità culturale si può evolvere, non rimane fissa e immutabile per saecula saeculorum (sennò, per dirne una, le donne sarebbero ancora senza diritto di voto).

Alla fine di due ore di intenso dibattito (abbiamo cenato tardissimo e stamattina alzarsi è stato un calvario, tanto per restare in tema) si è convenuto che a scuola si dovrebbe insegnare storia delle religioni (e magari etica, chè ce n'è gran bisogno) e non religione cattolica.

Io comunque non vedo perchè la religione debba essere insegnata a scuola: la religione è un fatto personale e secondo me va insegnata in famiglia e in comunità, non nella scuola di uno Stato (teoricamente?) laico.

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