Rassegnatevi. La delusione è cocente e parlerò di politica per un po'.
La mia "capa" ha lanciato l'idea di provare a formare un "governo di sinistra", una specie di Dream Team: il governo che una classe politica decente dovrebbe proporre, e che l'Italia onesta vorrebbe poter votare.
Idea che potrebbe rivelarsi autolesionista quando la lista effettiva dei ministri sarà resa nota (per inciso, si parla di Schifani alla presidenza del Senato. Seconda carica della Repubblica. Tanto per chiarire subito con chi avremo a che fare). Ma che ha una sua valenza catartica e consolatoria (della serie: una cosa del genere ce la saremmo sognata anche con il PD).
Dunque, eccovi le mie modeste proposte:
- Presidente del Consiglio dei Ministri:
- Ministro degli Interni: Nando Dalla Chiesa
- Ministro degli Esteri: Gino Strada (o qui o alla Sanità)
- Ministro dell'Economia: Tito Boeri
- Ministro della Giustizia: Gerardo D'Ambrosio
- Ministro dei Lavori Pubblici: Antonio DiPietro
- Ministro della Sanità: Umberto Veronesi
- Ministro delle Riforme Istituzionali (con delega alle Telecomunicazioni): Marco Travaglio
- Ministro della Difesa:
- Ministro delle Pari Opportunità: Vladimir Luxuria
- Ministro dell'Istruzione: Rita Borsellino (?)
- Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica (con delega all'Innovazione tecnologica): Margherita Hack
- Ministro dei Beni e delle Attività Culturali: Franca Rame
Ci sto ancora lavorando, come vedete dagli spazi bianchi... ma secondo me siamo sulla buona strada. Servono più donne, però.
Io Margherita Hack all'università e ricerca ce la vedrei. Come anche Lidia Menapace alla difesa.
RispondiEliminaMargherita Hack è una persona eccezionale. Ottimo suggerimento. Ma devo notare che sulla scena polkitica decisamente latitano gli under 50.
RispondiEliminaSu Lidia Menapace sono vergognosamente ignorante. Vado a informarmi!