lunedì 27 luglio 2015

E di sicuro ho saltato qualcosa

Riepilogo pre-vacanze estive degli ultimi accadimenti.
Ne consegue che andrò in vacanza indignatissima, e sapendo che a giorni dovrò indignarmi ancora di più perché si sa che le porcate maggiori le fanno passare a ferragosto o in concomitanza con qualche partita della Nazionale.

Focalizziamoci dunque su poche ma buone nefandezze.

La vicenda dell'intercettazione Crocetta
Su questa, in effetti, c'è un a mio giudizio ottimo sunto di Valigia Blu e quindi invece di farla lunga vi invito a leggerlo. Di mio aggiungo che a) tono e contesto di un dialogo sono importantissimi per interpretarlo, mentre mi pare che gli articoli dell'Espresso non forniscano né l'uno né l'altro e b) indipendentemente da questa vicenda, e per dirla brutalmente, avere un parente morto ammazzato non ti qualifica ipso facto per questa o quella poltrona mentre ti pone a serio rischio di essere sfruttato come bandiera di onestà quando poi dietro le tue spalle se ne combina di ogni.

Le varie vicende dell'amministrazione di Roma
Anche su Marino si è scatenato un polverone che mi pare esuli dalle sue reali competenze. Peraltro se fosse o meno idoneo a fare il sindaco (e di Roma, nientemeno) è un problema che forse conveniva porsi prima di candidarlo alle elezioni comunali. La mia impressione è che con tutte queste dimissioni di assessori, articoli sul degrado della città e compagnia bella vogliano costringerlo ad andarsene. Pure della morte di un povero bimbo nella metro l'hanno accusato.

La vicenda della Chiesa che dovrebbe pagare l'ICI ma non la pagherà
Uno sconcio. Se finanche la Cassazione ha sentenziato che le scuole cattoliche devono pagare l'ICI, come peraltro la pagano le altre scuole private, il solo fatto che un cardinale osi protestare in nome della "libertà" è vergognoso. Ancora più vergognoso è che il governo, che avrebbe magari altre materie più pressanti di cui occuparsi, invece di zittire il cardinale si affretti a rassicurare che in barba alla sentenza la Chiesa non dovrà pagare l'ICI. Il tutto a pochi giorni da una riforma della scuola pubblica che la lascia ancor più in braghe di tela.
Va da sé che le scuole cattoliche godono di cospicui finanziamenti statali, alla faccia della Costituzione che dice esplicitamente che le scuole private possono essere organizzate ma "senza oneri per lo Stato".

La vicenda dei tagli alla Sanità
Visto che abbiamo talmente tanti soldi da poterci permettere di condonare l'ICI alle scuole cattoliche, perché privarci di un bel taglio di 10 miliardi di euro alla Sanità pubblica, la quale notoriamente naviga nell'oro? Sarà sufficiente punire i medici che si azzardano a prescrivere costosi accertamenti "superflui" (Chi decide se un accertamento è superfluo? Stabiliamo una quota annua e chi arriva a quota raggiunta si rassegni a crepare?).
Di tagliare invece, poniamo, le spese militari e/o gli stipendi dei parlamentari e/o i vitalizi milionari, non se ne parla proprio.

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