Mi giunge risposta (e ciò è bene) a un reclamo inoltrato circa un mese fa (e ciò è male).
L'importante però qui non è tanto l'oggetto del contendere, quanto lo svolgimento della lettera di risposta, cinque paragrafi in tutto di cui vado a elencare il contenuto:
1) mi ringraziano della segnalazione e mi informano di aver revisionato di conseguenza le loro procedure interne, così da migliorarle;
2) si scusano per il disagio e mi informano di aver analizzato la mia segnalazione, trovandola corretta (questo andava magari detto prima, NdA);
3) mi informano (di nuovo, NdA) di aver revisionato di conseguenza le loro procedure interne, così da migliorarle;
4) mi chiedono di continuare a segnalare eventuali ulteriori disagi (non chiedo di meglio, NdA);
5) si scusano (di nuovo, NdA) per il disagio e porgono cordiali saluti.
I casi sono due: o per comporre queste risposte usano un generatore automatico di paragrafi random, o all'Ufficio reclami (ossia un Ufficio che si relaziona direttamente col pubblico, e in cui sarebbero quindi utili un minimo di competenze in fatto di comunicazione) non hanno la più pallida idea di come si strutturi un discorso logico.
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