Dunque si torna in ufficio. Sono sincera, la cosa non mi dispiace: le vacanze sono belle, ma il lavoro dà le sue soddisfazioni.
(Primo giorno. Da domani, mi rivedrete a sbuffare e sacramentare sui soggetti disturbati con cui devo avere a che fare.)
Scherzi a parte, il ritorno non sta andando malissimo, almeno finora. Stamattina sono riuscita a svegliarmi presto, anche se ero andata a letto tardi (lo so, non proprio una mossa astuta da parte mia), e a prendere il solito treno nonostante tre utOnti avessero unito le loro forze per occupare la biglietteria indefinitamente.
Meno male che, causa ansia congenita, arrivo in stazione con eoni di anticipo.
Poi qui in ufficio, durante le ferie, hanno sostituito i server e "riconfigurato" tutte le postazioni. Il che, tradotto in linguaggio non tecnico, significa molto semplicemente il caos. Metà di noi non accede alla posta elettronica, l'altra metà (tra cui la sottoscritta) non accede ai suoi file. In queste condizioni, va da sé, l'attività è giocoforza limitata.
In teoria, questo aggiornamento dei sistemi dovrebbe servire a migliorare i lumacheschi tempi di risposta delle macchine. Nella pratica, almeno per il momento, il mio PC è più lento che pria e sembra aver cancellato parecchia della mia roba. Spero davvero - per la sua salute - che chiunque abbia smanettato qui in mia assenza abbia avuto l'accortezza di fare un backup.
D'altra parte, in questi ultimi giorni di agosto il ritmo è ancora blando. Ieri un tipico acquazzone estivo ha abbassato la temperatura (mi ha pure allagato mezza casa, ma vabbeh), per cui si sta qui, si fa quel che si può, l'aria è fresca e la giornata sta scivolando via.
Nessun commento:
Posta un commento
Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.