Ma io, al posto di Monti, avrei preparato una manovra con tagli drastici agli emolumenti dei parlamentari (solo ieri ho scoperto dell'esistenza dell'assegno di fine mandato, con conseguente travaso di bile) per non dire del numero degli stessi; tagli drasticissimi alle spese per la Difesa (metti caso la Svizzera decidesse di invaderci, e così volesse Iddio, che ci difendiamo a fare?); eliminazione di ogni sgravio fiscale finora esistente a favore del Vaticano (se sono cittadini italiani quando si tratta di dirci se e come votare ai referendum, sono cittadini italiani anche quando si tratta di pagare le tasse).
Dopo di che, e solo se ce ne fosse stato ancora bisogno, avrei pensato a metter mano a pensioni etc.
A questo punto sarei andata in TV (con un bel messaggio a reti unificate, NON da Vespa) e avrei detto: cari Italiani, ecco come ho pensato di fare la manovra per salvarci le chiappe. Io la presento al Parlamento. Se poi i parlamentari non la votano, perché non vogliono tagliarsi gli stipendi, vorrà dire che per recuperare i soldi non avrò altra scelta che aumentarvi le tasse e tagliarvi le pensioni. Vedete voi.
(Stamattina su questi temi prima ho fatto tutto un comizio urlato al povero amore mio, poi ho replicato in pausa caffè con un malcapitato collega. Ora tocca a voi. Non bastava la manovra, pure questo.)
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