venerdì 16 luglio 2010

Del perché dovrò farmi 1 km. sotto il sole, a piedi

Ho avviato una pratica presso il Comune.
Cinque mesi fa.
(Le ultime parole famose: - Ma quanto tempo ci vuole per chiudere la pratica? - Un paio di mesi, non di più...)

Il mese scorso - oh, stupore! - il funzionario addetto mi telefona, e mi avvisa che sta per inviarmi gli atti.
Due settimane dopo lo richiamo: non ho ancora ricevuto nulla, ci sono problemi? No, nessun problema, a giorni riceverò tutto.
La settimana scorsa sollecito di nuovo e chiedo di parlare con l'addetto al protocollo. Non si può, il protocollo è computerizzato - urca! - ma posso stare tranquilla, a giorni riceverò tutto.
Uhm, questa l'ho già sentita.

Oggi, alquanto alterata, sollecito di nuovo. Poi ho un lampo di genio: il Ministrino della Pubblica Amministrazione non ci ha rotto l'anima decantando le mirabilie della PEC, Posta Elettronica Certificata, con la quale si semplificano e velocizzano le pratiche burocratiche a tutto vantaggio del privato cittadino? E io, privata cittadina, non ho forse la mia brava PEC? Certo che ce l'ho! Ordunque, il funzionario addetto non può inviarmi la comunicazione via PEC?

No, perché quell'ufficio non è attrezzato con la PEC. Se proprio ho fretta posso passare io stessa a ritirare la pratica in ufficio.
(Fax? Non diciamo eresie, il fax non è un documento ufficiale.)

Ed ecco perché oggi, con 35°C all'ombra e umidità al 75%, dovrò fare circa 1Km. sotto il sole, a piedi.

Nessun commento:

Posta un commento

Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.