Al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
e p.c. al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
al Presidente del Senato Renato Schifani (scriverlo mi ha fatto impressione, NdR),
al Presidente della Camera Gianfranco Fini,
alle redazioni di Repubblica, il Fatto, il Giornale e Libero (eh eh eh, NdR)
Oggetto: proposta di legge urgente
Gentili signori,
sono una vostra elettrice (Collegio senatoriale, Circoscrizione Camera e Regione Puglia).
Considerando:
- che la crisi economica europea e mondiale e il grave indebitamento dell'Italia rendono indispensabile una prossima manovra economica, che si annuncia fondata soprattutto su tagli alla spesa pubblica;
- che gli stipendi a parlamentari e amministratori regionali sono tra i più alti in Europa, ammontando a più di 15.000 euro netti mensili per i deputati e più di 13.000 euro netti mensili per i senatori, esclusi assegno di fine mandato, vitalizio e rimborso di spese sanitarie, e senza contare gratuità e agevolazioni anche non connesse alle necessità e agli obblighi dei relativi uffici (p.es. le tessere gratuite per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea valide anche per spostamenti privati); mentre un assessore regionale si deve "accontentare" di circa 7.000 euro netti mensili;
- che, di contro, il rendimento dei parlamentari è bassissimo, venendo stimato proprio in questi giorni a circa 16 ore lavorative a settimana per i deputati (come stigmatizzato dallo stesso Presidente della Camera) e a poco più di 9 ore lavorative a settimana per i senatori;
- che a fronte di 40 ore lavorative a settimana, la sottoscritta percepisce stipendio mensile di circa euro 1.500 al netto di imposte e tasse tutte regolarmente pagate;
- che pertanto risulta risibile, se non addirittura provocatorio, il taglio del 5% degli emolumenti sopra ricordati, proposto da un Ministro di questa Repubblica (faccio presente a tal proposito che il compenso mensile di un Ministro ammonta, all'incirca, a 17.000 euro, cioè è in pratica assimilabile al mio reddito annuale);
- che, infine, siete eletti a nostri rappresentanti per fare gli interessi dell'Italia e dei cittadini italiani, e non per farvi gli affari vostri;
vi chiedo di farvi promotori, ciascuno nell'organismo di appartenenza, di una proposta di legge URGENTE per ridurre, in prima battuta, gli emolumenti dei rappresentanti nazionali e regionali del 50%, e quindi per equipararli gradualmente allo stipendio medio dei cittadini italiani, eliminando nel contempo ogni agevolazione e gratuità non connessa alle esigenze dell'incarico rivestito.
Lascio a voi valutare l'opportunità di fissare, contemporaneamente, un tetto massimo alle retribuzioni dei top manager di Enti e aziende pubbliche e private, e dei dirigenti della P.A.
In fiduciosa attesa del vostro sollecito riscontro, con risposta scritta (che mi riservo di rendere pubblica) entro i termini di cui alla l. 241/1990, e di un altrettanto pronto vostro intervento, porgo distinti saluti.
(Lettera effettivamente inviata per email. L'email diretta di Napolitano e Fini è risultata irreperibile, ho dovuto compilare un form on line e inserire obbligatoriamente il mio indirizzo. Immagino non scomoderanno le teste di cuoio per me, basteranno due carabinieri, come per Pinocchio.)
Update: Azz, ho sbagliato: dovevo inviarla per PEC! Vero che, ci scommetto, nessuno di questi soggettoni ha la PEC...
Update: Azz, ho sbagliato: dovevo inviarla per PEC! Vero che, ci scommetto, nessuno di questi soggettoni ha la PEC...
Giacché sono quattro giorni che non abbiamo tuoi post, ti sono venuti a prendere per davvero? :-) Spero di no, comunque sia un salutone.
RispondiEliminaTranquillo, sono ancora a piede libero per il momento :)
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