mercoledì 8 luglio 2009

Non se ne può parlar di meno

Una collega, che di recente ha partorito, è passata oggi in ufficio con il pupo. Il quale per un po' ha dormito, poi ha frignato, poi si è riaddormentato. Insomma, ha fatto quello che ci si aspettava da lui.

Le altre colleghe - e anche qualche collega maschio - sono andati in visibilio. Io, come al solito (quasi tutte le donne ancora fertili in azienda hanno avuto la bella idea di restare incinte nell'arco di un anno e mezzo, e di portare poi la creatura in ufficio) ho finto doveroso interesse, ma dentro di me non ci ho trovato proprio niente di straordinario o di emozionante. La verità è che dei bambini appena nati mi dà fastidio anche l'odore. Guardavo la collega col bebè in braccio e pensavo: "Meno male che non sono io!"

Ora, io ho sempre sostenuto che non sarei mai stata la tipica fanciulla innamorata che affibbia nomignoli zuccherosi al suo "lui" e lo tempesta di messaggini... E adesso sono così melensa da farmi schifo.
Ma da questo a ricredermi sui bambini, ce ne corre.

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