Prendendo l'autobus tutti i giorni alla stessa ora (compatibilmente con gli orari aleatori della Municipalizzata), si incontrano sempre le stesse persone. Ecco a voi gli esemplari più notevoli.
La piccola vedetta lombarda: non si piazza alla fermata, ma all'angolo, sul lato opposto della strada, da dove può scorgere in lontananza l'autobus in arrivo. Utile, tutto sommato, dati gli orari aleatori di cui sopra (NB: la Municipalizzata ha piazzato da circa un anno e mezzo, a tutte le fermate, pannelli elettronici che però sono, da un anno e mezzo appunto, in fase di "prove tecniche", pertanto inattendibili).
Romeo & Giulietta: di loro ho già parlato. Lui ha 22 anni, lei 17, e si amano. Si baciano, scherzano, litigano (per finta), si ribaciano con tanto di lingua in bocca, parlano al telefono, giocano con la Playstation. Il tutto molto rumorosamente. Persi nel loro amore, non si accorgono del mondo. Purtroppo gli altri non possono evitare di accorgersi di loro.
Le oche del Campidoglio: un gruppo di 5-6 ragazzine dirette a scuola. Un paio di elementi sono fissi, gli altri variano ma il prodotto non cambia: si vestono, si pettinano, parlano e schiamazzano tutte allo stesso modo. Non portano mai una cartella, al massimo una micro-borsetta con cellulare e sigarette. Zero libri e zero biglietto del bus: le incontro tutti i giorni e non lo fanno mai. E no, non hanno neppure l'abbonamento.
Il re del mondo: va all'edicola di fronte alla fermata, sfoglia a sbafo 5-6 quotidiani, ne compra 2 o 3 (penso sia per questo che l'edicolante lo tollera), quindi si dirige alla fermata e passeggia nervosamente su e giù. Quando il bus arriva è il primo a salire; se non è il primo, ne è visibilmente irritato; se piove, entra nel bus con l'ombrello aperto e lo chiude, a bus in movimento, ovviamente inzuppando chi gli sta intorno. Quindi si fa strada verso l'obliteratrice, rovista nelle tasche alla ricerca del biglietto (va detto che fa sempre il biglietto), posa dove può il malloppo di giornali, timbra il biglietto, recupera il malloppo di giornali e si fa strada verso la testa del bus. Intanto dietro di lui si è formato un nodo gordiano di passeggeri in attesa di poter timbrare.
Il matto: credo almeno sia matto, e non che abbia un opinabile sense of humor. Quando il bus si avvicina alla fermata, se vede gente in attesa comincia a bussare contro il finestrino (porta un anello, quindi fa parecchio rumore: prima o poi beccherà il punto di rottura del vetro, e ci sarà di che ridere). Quando le persone per strada si voltano verso di lui, comincia a gridare: "Morite! Morite! Dovete morire!" Per il resto è innocuo (spero).
La bella addormentata: quando salgo sul bus è già lì, seduta, e dorme. Dorme profondamente nonostante la calca, gli scossoni, le frenate brusche, le grida (a Bari non si parla: si grida). Si sveglia giusto prima della sua fermata. Mi domando come faccia.
Il conferenziere (o la conferenziera): ne capita sempre almeno uno su ogni bus. Le persone cambiano spesso, gli argomenti della conferenza meno: si parla di politici che fanno schifo, o di programmi televisivi che fanno schifo, o dei giovani che fanno schifo, o del tempo che fa schifo, o dei prezzi che sono troppo alti. E quindi fanno schifo.
Ottimo report di vita quotidiana Angel!
RispondiEliminaAnche io ho incontrato tutte queste categorie di persone nella mia esperienza di utente di mezzi pubblici, e delle volte c'è di che divertirsi.
mi fai venir voglia di fare una capatina a Bari sul tuo bus per vederli di persona, questi personaggi! meraviglioso post :)
RispondiElimina@ Pmor: non te lo consiglio... spesso non è un'esperienza così esaltante, soprattutto d'estate con il caldo torrido e i finestrini ermeticamente chiusi (ti lascio immaginare le conseguenze di questo combinato disposto).
RispondiEliminaComunque, come dice Ale (alias Solar Time), sono personaggi che si ritrovano a qualunque latitudine...