martedì 5 novembre 2013

Mi faccio film, tra le altre cose, sulla vita di perfetti sconosciuti

Da quando l'orario dei treni è cambiato ho perso di vista molti dei miei "soliti ignoti", ossia gli abitudinari come me che non solo prendevano il mio stesso treno ma addirittura salivano sempre sullo stesso vagone.

Oggi ne ho incontrata una che, per l'appunto, non vedevo dal cambio orario e che, d'altra parte, è difficile non notare perché è sempre vestita, pettinata e truccata alla perfezione. Secondo me si alza al mattino un'ora prima solo per prepararsi, e ogni volta che la vedo mi scatena un attacco poderoso di invidia perché io, per riuscire a uscire di casa vestita pettinata e truccata alla perfezione come lei, dovrei alzarmi due ore prima. Forse anche due e mezzo.

La signora in questione innanzitutto porta sempre la gonna. Di solito è in tailleur, più raramente ha un abito. Non credo di averla mai vista in pantaloni, men che meno in jeans. Per me, mettere la gonna significa al 90% sfilare le calze, e in più ho sempre freddo alle gambe, quindi tendo a evitare. La signora, invece, evidentemente non ha di questi problemi; peraltro usa calze lavorate, a rete o con la classica riga nera sul retro che, ça va sans dire, è perfettamente diritta (l'invidia sale di un paio di tacche).
Scarpe (rigorosamente con il tacco alto o altissimo), borsa e accessori sono ogni giorno perfettamente intonati al vestito che è ogni giorno diverso. Quanto sarà grande l'armadio di questa donna?

La pettinatura invece non cambia mai, è uno chignon stretto sul sommo della testa e fissato con un sacco di forcine; tipo la signorina Rottenmeier di heidiana memoria. Immagino che lei ci si sia abituata, ma a me fa venir mal di testa solo a vederla. Il trucco, ecco, quello non lo approvo perché secondo me è troppo pesante, soprattutto sugli occhi. La signora ha dei lineamenti molto marcati, che con quel trucco sembrano ancora più duri. Io andrei più di ombretto sfumato che di eyeliner e mascara, insomma.

Dopo lunga ed attenta riflessione, ho concluso che - pur invidiando la dedizione della signora e l'evidentemente spaziosissimo guardaroba - non sono il tipo da andarmene in giro ogni giorno così. Troppo controllata, troppo inamidata; alla fine della fiera io mi vesto per stare comoda, con buona pace dei dettami della moda, e ai tailleur proprio non sono abituata; quando me li provo mi sembra di essermi messa in maschera per Carnevale.

(La verità è che io vivrei in jeans e maglione extralarge)

La signora, comunque, mi incuriosisce; in particolare, mi piacerebbe sapere che lavoro fa (oggi, quando me la sono trovata davanti, ho fuggevolmente pensato di pedinarla). Non credo sia un'insegnante perché non la vedo mai carica di libri. Una bancaria, forse? La segretaria di un fighissimo studio legale? Per un motivo o per l'altro, nessuna di queste ipotesi mi pare calzante, e anche se so che la verità sarà di sicuro banalissima non posso fare a meno di fantasticare.

2 commenti:

  1. Chiedi a Obama, lui lo sa sicuramente. ;-)
    Oppure prenditi un giorno di permesso e seguila. :-)

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    1. Guarda, la pedinerei soltanto per provare a vedere se ne sono capace. Come target è ottimo, non rischia di confondersi nella folla.

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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