martedì 15 marzo 2011

Pessimismo e fastidio

Mi sono stancata di questo Paese fasullo, un Paese di "furbi" in cui tutti tirano a fregare gli altri. Ieri l'amore mio era in coda presso un Ufficio pubblico, quando un tizio è arrivato bel bello e con la scusa di chiedere un'informazione è passato avanti a tutti tenendo impegnato l'impiegato per almeno mezz'ora. Poi ha detto a quelli in coda: "Mi dovete scusare..." L'amore mio gli ha risposto: "Lei non si deve scusare, si deve vergognare."

Molti italiani erano in Giappone, nei giorni del terremoto: chi per lavoro, chi per studio, chi per svago. Quasi tutti hanno cercato, ovviamente, di anticipare la partenza; a parte il pericolo di rimanere là, qualcuno ha giustamente sottolineato l'inopportunità di proseguire una "vacanza" in una terra piagata dal dolore. Bene, Alitalia - la nostra compagnia di bandiera, salvata dalla bancarotta grazie a noi che ci siamo accollati i suoi debiti - ha fatto la furbata di alzare i prezzi dei biglietti aerei, e chi ha cercato di anticipare il ritorno si è sentito proporre solo posti in business class, con prezzi superiori ai 5mila euro, anche se gli aerei sono partiti con l'economy mezza vuota.

Catastrofe nucleare, o diluvio, o quel che sia, e poi ricominciamo direttamente dalle amebe, sperando di fare meglio di così la prossima volta.

2 commenti:

  1. mi unisco al pessimismo, al fastidio e al giramento di palle

    RispondiElimina
  2. Io capisco l'egoismo, l'avidità, la disonestà, tutto quello che volete, ma di fronte a certe catastrofi si dovrebbe essere in grado di mettersi una mano sulla coscienza. O no?

    RispondiElimina

Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.