Scorrendo la homepage di Repubblica.it mi cade l'occhio su un articolo, dedicato al Jane Austen Festival che si organizza a Bari. Ohibò: possibile che la mia città sia tanto acculturata da dedicare un festival a una delle mie scrittrici preferite? Ah no... Il Festival si terrà a BATH. Mi pareva.
Intanto però leggo l'articolo, che descrive il clima di revival fatto di "lunghe e complicate conversazioni, uomini introspettivi, villani, eroine colte e intelligenti, antichi manieri, carrozze e feste da ballo."
Uhm. OK per tutto, ma persone poco cortesi, al punto da poter essere definite villane, nei libri della Austen non me le ricordo.
Mi sa che l'articolista ha tradotto troppo di fretta l'agenzia di stampa originale, ovviamente in inglese, dove "villains" sta altrettanto ovviamente per "malvagi, cattivi di turno" (vedi illustrazione a lato).
Mai fidarsi dei traduttori automatici on line. Decisamente devo procurarmi un'abilitazione come giornalista.
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