E' bello cominciare la giornata con un piccolo passo che ci avvicina ancora un po' al Medioevo.
L'ONU propone la depenalizzazione universale dell'omosessualità (eh sì, in questo illuminato mondo ci sono Paesi in cui essere gay è un reato) e il Vaticano, invece di commentare "Ah che bella idea, avremmo dovuto pensarci noi per primi", si oppone.
"Così si penalizzerebbero i Paesi che prevedono tale reato", spiegano gli alti prelati.
In pratica, pare brutto discriminare chi discrimina.
Questo sì che è spirito ecumenico. Mi diventano sempre più chiari i motivi per cui Pio XII non si oppose mai ufficialmente alla deportazione degli ebrei.
Tra parentesi, in Wikipedia leggo: "secondo stime indipendenti, la Chiesa cattolica avrebbe salvato circa 600.000 ebrei (più di tutte le altre organizzazioni umanitarie e chiese cristiane messe insieme) grazie all'opera nascosta di sacerdoti, frati, suore, laici, i quali operarono sicuramente con la benedizione segreta di papa Pio XII."
L'ONU propone la depenalizzazione universale dell'omosessualità (eh sì, in questo illuminato mondo ci sono Paesi in cui essere gay è un reato) e il Vaticano, invece di commentare "Ah che bella idea, avremmo dovuto pensarci noi per primi", si oppone.
"Così si penalizzerebbero i Paesi che prevedono tale reato", spiegano gli alti prelati.
In pratica, pare brutto discriminare chi discrimina.
Questo sì che è spirito ecumenico. Mi diventano sempre più chiari i motivi per cui Pio XII non si oppose mai ufficialmente alla deportazione degli ebrei.
Tra parentesi, in Wikipedia leggo: "secondo stime indipendenti, la Chiesa cattolica avrebbe salvato circa 600.000 ebrei (più di tutte le altre organizzazioni umanitarie e chiese cristiane messe insieme) grazie all'opera nascosta di sacerdoti, frati, suore, laici, i quali operarono sicuramente con la benedizione segreta di papa Pio XII."
Me la figuro, l'utilità di questa benedizione segreta, quando ti arrivano le SS in casa.
Medioevo? Si, un modo di dire che rende l’idea, ma in realtà il medioevo é stata un’epoca di grande irrequietezza culturale, spirituale e religiosa; infatti, in quanti sono finiti sul rogo perché non dicevano cose omologate. Mica come in questo nostro scampolo di evo massmediatico dove tutti pensano di sapere tutto di tutto, ma l’informazione e la cultura sono cosi superficiali ed effimere – discusse sempre in fretta, ogni giorno qualcosa di nuovo per stupire – che in realtà in troppi conoscono solo il titolo e la confezione di un argomento, che equivale al non sapere una minchia dell’argomento medesimo.
RispondiEliminaComunque fai bene a rimarcare il comportamento a dir poco ambiguo della Chiesa sulla depenalizzazione universale dell'omosessualità ricordando Pio XII, perché di fatto “loro” - i preti - per gli appartenenti alla propria casta hanno depenalizzato omosessualità (ammesso, per assurdo, che sia reato) e pedofilia (che é reato eccome): ricordi il processo mai fatto a Los Angeles sugli abusi sessuali commessi dai preti californiani?: la Chiesa ha scucito 660 milioni di dollari per arrivare ad un accordo stragiudiziale.
Il motivo principale di tale accordo era “salvaguardare l’immagine” della Chiesa americana, come se vendessero deodoranti o CD e non dovessero salvare anime. Mentre l’accordo veniva perfezionato nessuno dei dirigenti ecclesiastici, dal papa in giù, si é minimamente preoccupato del fatto che – implicitamente - fornivano la completa immunità agli imputati.
Los Angeles non é stato l’unico processo: casi analoghi si sono avuti a Orange, a Boston, nel Kentucky e via avanti, tutti dell’ordine dei 100 milioni. Solo negli USA la Chiesa dall’anno 2000 in poi ha speso oltre un miliardo di dollari per depenalizzare di fatto i reati sessuali (quelli veri) dei propri dipendenti, però adesso non vuole che l’ONU proponga la depenalizzazione universale dell'omosessualità: grande coerenza come sempre, ma probabilmente noi non riusciamo a capire perché dev’essere uno dei misteri della fede.
A proposito, quanti container pieni di orecchiette con le cime di rapa (acciughe e peperoncino) si possono mandare in Africa con un miliardo di dollari?
Il semplice fatto che una confessione religiosa si preoccupi di "salvaguardare la sua immagine" è inquietante.
RispondiEliminaMah.
Pensiamo alle orecchiette con le cime di rapa, acciughe e peperoncino, che sono un po' più serie...
Veramente!
RispondiEliminaSai uma cosa, se non chiedo troppo: mi scrivi la ricetta che provo a farle? Mi piace cucinare.
Le orecchiette italiane vere si trovano facile, le rape si chiamano “nabos”: hanno una forma strana, non ho ben capito se hanno una cima o no, ma poi s’improvvisa.
A gentile richiesta...
RispondiEliminaLe cime di rapa sono le infiorescenze, ma io uso anche le foglie. Non mi piacciono gli sprechi.
la verdura va fatta cuocere nell'acqua bollente, con sale grosso. A metà cottura - quando i gambi cominciano ad ammorbidirsi - nella stessa pentola va calata la pasta.
Attenzione, perché le vere orecchiette baresi sono piccole e di farina 00, non di semola.
Mentre la pasta cuoce (ci vogliono circa 10 minuti), in un pentolino a parte vanno soffritti aglio e peperoncino (tagliato a pezzettini) in abbondante olio, naturalmente extravergine di oliva. Quando l'aglio comincia a indorarsi, si aggiungono 2 o 3 acciughe che si devono sciogliere nell'olio caldo. Se non ami molto l'aglio, a questo punto puoi toglierlo dal pentolino.
Pasta e verdura si scolano insieme e si condiscono con l'olio.
Poi fammi sapere!
Angelica!! Hai presente dove abito io: il verduraio all’angolo ha cinque tipi di banane diverse e non riesco mai a capire qual’é quella giusta, l’avenida che porta alla spiaggia attraversa un canyon é all’inizio c’é un cartello giallo con su scritto: ”Attenzione!! Attraversamento animali selvaggi!”, dove le trovo le orecchiette piccole di farina 00? Tutto quello che passa il tropico sono le DeCecco standard. Vanno bene?
RispondiEliminaNon mi lasci molta scelta Salazar: le DeCecco standard vanno benissimo! (Ma questa è pubblicità e nemmeno troppo occulta...)
RispondiEliminaPubblicità?, hai ragione.
RispondiEliminaChiedo scusa, ma sono molto affezionato al mio verduraio.