mercoledì 29 aprile 2015

Kazzenger

Per la serie "certe cose solo io", ecco l'ultima avventura che risale appena a questa mattina e che DEVE essere condivisa e lasciata ai posteri. Su questo, nessun dubbio. Tanto, ormai, che io sia una squilibrata è acclarato.

Ebbene, questa mattina avviandomi verso la stazione sentivo che i jeans (soliti jeans, non nuovi) mi davano un po' fastidio. Non ho dato peso alla cosa, anche perché continuando a camminare il fastidio è scomparso.

Sono arrivata in stazione, ho preso il treno, ho raggiunto l'ufficio e cominciato a lavorare, tutto come al solito.
Tenete conto che, facendo appunto lavoro d'ufficio, sto seduta a una scrivania. E pure in treno avevo trovato un posto a sedere.
(Capirete tra un po' che la precisazione è rilevante.)

A un certo punto, com'è nell'ordine naturale delle cose, sono andata in bagno a fare pipì. E quando ho fatto per risistemarmi i pantaloni, ho sentito come un bozzo all'altezza del sedere.
Infilata una mano, sono emersi degli slip.

Non quelli che avevo addosso. UN ALTRO paio di slip.
Praticamente questo secondo paio di slip era finito, in un momento ancora non determinato*, nei jeans e io SENZA ACCORGERMENE me li sono messi e ne sono andata in giro felice e festante, ignara della qualunque. 
Solo io.

Peraltro, per quanto sottili gli slip (microfibra) e per quanto aderenti e quindi comprimenti i jeans (neanche poi tanto, purtroppo non posso permettermelo), immagino che qualche protuberanza si sia pure vista da fuori. Chissà cosa avrà pensato chi mi ha incrociato per strada.
(Che sono pazza, o che ho qualche malformazione fisica, per cui meglio far finta di niente.)

* Sulle prime ho pensato che gli slip si fossero infilati nei jeans mentre si lavavano entrambi, e che - sempre più ignara - avessi stirato i jeans senza nulla notare. Poi però mi sono resa conto che i jeans non erano freschi di bucato, li avevo già indossati almeno una volta. Dunque il mistero rimane.

giovedì 9 aprile 2015

Mele

L'amore mio, l'uomo che comprò un Blackberry salvo poi dopo 5 minuti scoprire che i suoi ditini tozzi mal si sposavano con i tasti minuscoli del telefono, l'uomo che comprò un phablet salvo poi dopo 5 minuti scoprire che era troppo grande e quindi scomodo da usare come telefono, l'uomo i cui cellulari vantano una media di sopravvivenza di 3 giorni (poi tipicamente finiscono a terra in frantumi, se per fortuito accidente o a seguito di accesso di rabbia è bene non precisarlo; memorabile l'episodio in cui dimenticò il telefono sul tettuccio dell'auto in cellulare, perché strano a dirsi il telefono si salvò), l'uomo che insomma per usare un eufemismo ha un rapporto problematico con le tecnologie mobile, ebbene signore e signori

QUEST'UOMO

approfittando proditoriamente della mia assenza, è andato a comprarsi un iPhone.

Un sentito ringraziamento a mio zio che a Pasqua ha decantato incautamente le virtù del suo telefonino.

Urge preservare per i posteri ciò che di conseguenza egli (l'amore mio, non mio zio) mi disse in chat mentre io cercavo di lavorare.

- Ti ricordi la password del modem di casa?
- Sicura? Non va
- Dice "errata"
- Niente, non si collega... 
- Cominciamo proprio male!
- Ma è possibile che se non va in Internet non mi fa nemmeno telefonare?
- Tra poco lo sbatto a terra
- Che poi non ha nemmeno dei bottoni, sta m***a [qui ho riso tantissimo, NdA]
- Almeno gli altri ti fanno telefonare
- Ma non è che abbiamo cambiato password al modem?
- Aspetta... Forse ora è andato
- Niente, non ha una tastiera, non ha un tasto per spegnerlo... Se vuoi togliere la batteria, non ha la batteria!
- FINALMENTE
- Si è avviato... E' comparsa la tastiera

(A questo punto è scomparso lui, non so se ringraziare la mia buona stella o preoccuparmi)

domenica 5 aprile 2015

Come si cambia

Allora
- Amore... Ehm... Non ti offendere, sono sicuro che è buonissima, ma io la pastiera non la mangio... non è un dolce che mi piace.

Ora (sei anni e parecchie pastiere dopo)
- Amore, compriamo più ricotta così puoi fare più pastiere!