lunedì 15 settembre 2014

Il Grande Equivoco (cit.)

E' una cosa che sicuramente è capitata più volte alle mie gentili lettrici.
E' capitata più volte anche a me (persino quando uscivo dagli scavi, tutta sudata stropicciata spettinata e sporca di terra, il che la dice lunga) e questo che racconto è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo.

In breve, oggi alle 7.15 a.m. stavo camminando tranquillamente verso la stazione, per andare al lavoro, pensando ai fatti miei, quando un tizio appena uscito dal bar mi ha così apostrofato: "Amore mio! Che bella che sei."

Io, come sempre faccio, non gli ho dato retta, anzi ho fatto finta di non averlo né visto né sentito, e ho proseguito sulla mia strada senza voltarmi.
Ho fatto sempre così e ho sempre sbagliato, perché così facendo ho contribuito a perpetuare Il Grande Equivoco.

Quello che avrei dovuto e voluto fare (ma non ho fatto perché ai matti è sempre meglio non dar corda, soprattutto se si è da sole in una strada semideserta alle 7.15 del mattino) è fermarmi, fare inversione a U, piantarmi davanti al tizio e dirgli (a voce altissima, in modo da farmi sentire anche dai pochi passanti):

"Ce l'hai con me? Ci conosciamo? Ti rendi conto che sono le 7.15 del mattino e tu non trovi niente di meglio da fare che rompere le p***e alla gente che va a lavorare per i c***i suoi? Pensi che io non sappia per fatti miei di essere bella, e che ho bisogno di sentirmelo dire dal primo c******e che passa per strada alle 7.15 del mattino? [L'orario mi ha davvero colpito, NdA] Tu che cosa penseresti se un imbecille sconosciuto ti gridasse da una parte all'altra della strada "Amore mio, che bello che sei"? Che dovrei fare adesso secondo te, sentirmi lusingata, chiederti di sposarmi, che cosa? Fossi almeno bello e/o intelligente, invece sei un botolo idiota! Se hai problemi curati e/o fatti una sega ma non dare fastidio alla gente, c***o".

Un giorno lo farò e mi meneranno, già lo so.

4 commenti:

  1. Sono molto lusingata per la citazione :)

    La cosa "giusta" da fare è quella che hai fatto tu, perchè davvero non si sa mai che cosa potrebbe scattare nella testa di questi pazzi. La cosa che invece ci darebbe estrema soddisfazione sarebbe di rispondergli a tono, come avresti voluto fare tu; magari non farà la differenza per il decerebrato, ma almeno smetteremmo di sentirci impotenti ed indifede davanti a queste situazioni.

    Mi è capitato di rispondere un paio di volte ma ero sempre su strade trafficate in orari di punta e nel dubbio la mia risposta standard è sempre "ammazzati" oppure "vaffanculo". Dei conoscenti (non posso chiamare "amici" persone che mi dicono così) mi hanno detto che sono stronza a rispondere in questo modo e che un giorno mi ammazzeranno, già.

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    1. Io, nell'occasione, mi sono limitata a girare la testa, guardarlo storto e dire a voce piuttosto alta "Ma vedi 'sto idiota!". Ma ero in un contesto relativamente sicuro: di giorno, qualcun altro in giro, il beota di turno già lontano.

      La cosa che mi ha fatto cadere le braccia è che, quando ho raccontato l'episodio in ufficio, una collega (donna intelligente, colta, elegante, di mezz'età) ha reagito con questo commento: "Prendilo come un complimento!"
      Parliamone.

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  2. PS: tempo fa ho scoperto che a Milano fecero una specie di manifestazione, relativamente a questa faccenda, organizzata da queste ragazze: http://italia.ihollaback.org/

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    1. Grandissimo rispetto per queste signore, e non uso il termine a caso.

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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